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Quando è il caso di sentirsi vecchi e quando le capacità, fondamentali per il calciatore, iniziano a decadere.Voglio indicare utili indicazioni prima di appendere le scarpette al chiodo, il più tardi possibile. Nella vita di tutti i giorni per esempio negli uffici, nelle fabbriche avere 30 anni significa senza dubbio essere giovani. Nel calcio, invece questa è l'età che si incomincia a venire considerati vecchi. Le principali qualità fisiche che servono al giocatore di calcio la velocità, la forza, la resistenza. E' fondamentale che il tecnico adotti metodiche di allenamento per atleti 30 e più allenamenti che consentono di mantenere la massima efficienza atletica per un maggior numero di anni. Gli indici di forza si possono mantenere ai massimi livelli anche oltre i 30 anni. Alcuni anni dopo, però, si verifica una riduzione della sua massa muscolare, soprattutto legata al fatto che muoiono molte fibre muscolari con gli anni. Un esempio di longevità Franco Baresi, il capitano si fidava esclusivamente delle sue qualità naturali ed era piuttosto scettico nell'affrontare i lavori di forza. In seguito era in grado di autogestirsi ha diminuito gli stress cui era sottoposto col preparatore e ha lasciato più tempo da dedicare agli allenamenti specifici, sia a quelli di richiamo che e alle pause di recupero. Entrando nel dettagli il trentenne e più non ha bisogno di particolari allenamenti sulla resistenza, anche perchè di solito ruolo è il libero, quindi non è un centrocampista, ma ha bisogno di sedute mirate, con le macchine o a carico naturale per sviluppare la forza. Penso che se non ci saranno infortuni particolari e si mantiene intatto le motivazioni l'atleta trentenne e più potrebbe durare ancora almeno quattro o cinque anni.Un esempio di consiglio importante nel saper gestirsi il capitano del Teramo Ivan Speranza, sembrava che dovesse smettere, invece ha firmato un contratto che lo legherà al Teramo per questa stagione, una dimostrazione di affetto per i colori biancorossi, che porta cuciti addosso per ben 10 anni. Ha dimostrato di essere un professionista assoluto. A mio giudizio bisogna lasciarlo lavorare spesso da solo dietro i suoi consigli per ben figurare nel campionato più difficile e stressante di promozione.Bisogna lasciarlo libero di concentrarsi in campo sulla fase difensiva. Così quando esce di meno a sostegno del centrocampo, fatica di meno, ed è più lucido e meno in debito d'ossigeno quando deve uscire in velocità a chiudere gli attaccanti avversari. Penso che sia importante la preparazione atletica di ogni atleta che abbia una certa età quindi bisogna vedere come risponderà il fisico e dalle motivazioni che ogni atleta si sentirà dentro.
ANTONIO VALBRUNI