Spirito di gruppo nei dilettanti. Il calcio dilettantistico mi sta a cuore particolarmente. E' per questo motivo che mi piace esaltarlo. Su diversi campi di periferia non si gioca per soldi o interesse. Una persona si sacrifica per andare a due, tre o addirittura quattro allenamenti alla settimana senza il chiaro intento di apparire sulle copertine dei quotidiani sportivi nazionali, ma solo con un rimborso spese minimo. Penso per questo che il piacere che prova un giocatore dilettante è il senso di appartenenza al gruppo. Vi siete mai chiesti perchè spesso formazioni costruite in Eccellenza e Promozione, senza badare a spese, falliscono clamorosamente? O perchè non è raro vedere le provinciali vincere nonostante l'enorme divario tecnico tra i giocatori ? La mia lunga esperienza maturata nei campi dilettantistici di tutta la regione mi ha permesso di notare una cosa : le squadre che danno più fastidio sono quelle che, riprendendo una frase storica, si gioca " uno per tutti, tutti per uno ". Undici grandi solisti slegati tra loro non creano sinergia, ma anzi tendono ad oscurare le loro capacità individuali.
Lo spirito di gruppo è il rispetto delle regole, cura del proprio fisico, applicazione, impegno e tanta, ma tanta amicizia fra i componenti della rosa è il compito di ogni calciatore. Bisogna frequentarsi fuori dal campo, conoscersi nella maniera più positiva ed eventualmente correggere i difetti che si riscontrano nei comportamenti di ogni calciatore. In questo periodo la vera amicizia è difficilissima da coltivare a causa dei più svariati motivi, primo tra tutti il calcio mercato fortunatamente finito, la riapertura delle liste impongono ai giocatori una rotazione per via delle cessioni ad altre squadre. L'amicizia, questo lo sanno tutti, è un valore da coltivare con cura nel tempo in un periodo lungo per conoscersi meglio. In campo è bello vedere una squadra che pensa solo a giocare ed aiutarsi nei momenti difficili e non pensare a rimproverarsi su ogni sbaglio del compagno che avviene durante la gara. Bisogna correggere gli errori dei propri compagni con un sorriso e pensare solo a far meglio. Il contesto culturale e sociale nel quale viviamo, con le sue rapide trasformazioni e le sue sfide, ha un forte impatto sulla vita di ognuno di noi e in particolare su quella dei più giovani. Esso ci spinge a correre senza fermarci, in un susseguirsi di sollecitazioni che, dietro un'apparente soddisfazione, rendono il tempo una corsa priva di un obiettivo chiaro. Bisogna sforzarsi sempre di chiarire i traguardi che spinge il calciatore dilettante ogni giorno e darsi da fare., Quello di chiarire e di migliorare i propri obiettivi è un esercizio che non deve finire mai Dilettante significa che si diletta, che si diverte e dico a tutti i dilettanti di ricordarsi sempre, anche se un giorno diventaste professionisti, che la gioia è l'anima del gioco, e ognuno di voi deve lottare ogni giorno, per diventare sempre più consapevoli di quello che si fa per conseguire il risultato e raggiungere un sogno. Lo sport calcistico dei dilettanti è quello dell'amicizia e del sacrificio, in voi deve sempre esserci al primo posto la passione. L'umiltà di ognuno di voi è un punto d'arrivo.
Antonio Valbruni