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calciopalloniEsiste l'allenatore ideale? la risposta in termini generali è "NO ". Bisogna dare una risposta a seconda delle circostanze che rendono possibile l'applicazione professionale di ciascun allenatore. Bisogna distinguere, mentre si cerca questa figura la competenza e la realtà. Realtà che viene determinata da una doppia considerazione ciò che ognuno è, realizza e desidera con un impegno con se stesso ; ciò che ogni allenatore rappresenta per i suoi giocatori, sia sotto l'aspetto umano, sia sotto l'aspetto tecnico. Entrambe le considerazioni poggiano su un ragionamento. Consistenza . E' il primo concetto applicato alla definizione, al disegno della figura dell'allenatore e rappresenta una delle note caratteristiche della personalità ideale che cerchiamo- La consistenza determinata a sua volta da tre elementi : fermezza, stabilità, costanza, L'allenatore ideale sì può esserlo con i giovani e non con i professionisti e viceversa. Il bravo allenatore deve trasmettere ai giocatori entusiasmo, sicurezza, affetto e serenità : dovrebbe essere munito di enorme pazienza e non rimproverare ma, al contrario, incoraggiare e motivare, rinforzando i comportamenti positivi. Nel tempo la figura dell'allenatore è variata tantissimo. Nel primo periodo rispondeva ad una figura tuttofare. Con il fischietto in bocca e dei metodi da comandante, ossia si occupava un pò di tutto, dal preparatore atletico, allo psicologo, al preparatore dei portieri. Grazie ad una maggiore formazione, l'allenatore moderno, invece, ha la possibilità di distaccarsi da questa figura del passato e avere la possibilità di concentrarsi al meglio sull'ambito che è direttamente sotto il suo controllo sia del preparatore atletico, sia dall'allenatore in seconda e sia dal preparatore dei portieri. L'allenatore ideale dovrebbe specializzarsi e formarsi continuamente. Studiare continuamente perchè oggi il calcio è in continua evoluzione, ancorato ad un modello, anche se funzionante, senza mettere in gioco nuove possibilità può essere un limite anche per l'allenatore più bravo. La gestione del gruppo, la motivazione da dare agli atleti durante l'allenamento e la partita, tutto questo richiede passione, competenza e grinta. Ogni allenatore porta con sè un progetto differente, un obiettivo cosi come ci sono idee differenti di calcio. Quello che conta è la capacità di rimanere coerenti con le proprie scelte e le proprie ambizioni. Deve saper gestire la relazione e la comunicazione significa stare attento su tutto. Comunicazione con la stampa, società e tifosi, ossia avere le capacità di gestire le proprie e altrui che sono fondamentali per chi vuole raggiungere i suoi obiettivi. La qualità più importante per concludere è saper non far pesare il lavoro sul campo. Il tecnico deve essere consapevole di quello che fa e saper gestire tempi e metodi di lavoro in modo convincente.

ANTONIO VALBRUNI