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calciopalloniLa crisi economica potrebbe rappresentare le leve di un cambiamento che favorisca l'impiego dei giovani. In realtà, però , la cultura dei nostri dirigenti ostacola una simile evoluzione. L'evoluzione del calcio assomiglia a una scommessa. Si punta a pochi investimenti sui giovani. Poi si scopre col passare del tempo che la scommessa prima avversata diventi realtà, perché la necessità economica sostiene di investire sui giovani.Per fare questo, si dovrebbe investire sulla qualità dei tecnici che operano nei vivai, sia per produrre giocatori sia per dar loro un'identità che s'identifichi in quella del club. Dove avviene in realtà nelle squadre come Empoli, Sassuolo ecc. tanto per citare alcuni casi.In passato l'investimento sui giovani, al momento è stato assente poiché l'impressione è che i settori giovanili siano organizzati in modo piuttosto approssimativo.Penso che questo importante passo verso il calcio del futuro, sia essenziale per far emergere e restituisca ai settori giovanili l'importanza persa nel tempo. Per far questo, quindi sarebbe necessario un progetto societario e identificarsi nella crescita dei giovani per dare continuità alla società, in modo che possa far calcio con continuità e servirsi in prima squadra nel serbatoio del settore giovanile.Tutto questo consentirebbe di far crescere un nucleo di giocatori che tornino a dare un valore reale alla maglia che indossano, per poi aggiungere giocatori mancanti nella composizione della squadra. In tal modo si potrebbe ridare forza alla scuola calcistica teramana che in passato ha fornito giocatori qualificati alla prima squadra tanto per citarne alcuni senza dimenticarne tanti altri : Centofanti, Catini, Esposito, De Berardinis, Valbruni, De Santis, Vallone,Palandrani, Ioannoni, Collevecchio D'Aprile, Paolini,Natali Cappellacci,Lanciaprima, Pezzella,e tanti altri. Altrimenti, fin quando non si riuscirà ad avviare una serie sperimentazione, non si potrà uscire dalla mediocrità dei nl nostro settore giovanile e delle prime squadre che dovranno servirsi solo di giocatori di altre squadre. E quindi facciamolo subito, se funzionano, ci guadagnerà la società e finalmente mettere al centro del progetto il settore giovanile, veri motori trainanti del calcio del domani al calcio teramano.

ANTONIO VALBRUNI