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calciopalloniGiocatori ‘gonfiati’ dai procuratori che in pochi conoscono, sono il frutto di quello che purtroppo è stato permesso fino adesso. La stessa FIGC con il Presidente Gabriele Gravina, ha molte responsabilità in questo caso. Un fallimento che vediamo anche nella Nazionale maggiore, fuori per due volte dai Mondiali ed uscita sconfitta anche dalla semifinale di Nations League. Un calcio nostrano che sta sempre più soffrendo la supremazia estera. Tanti gli stranieri in Italia, e pochi i nostri giovani che vengono valorizzati. Un settore giovanile che stenta a sfondare in Italia, nonostante ci siano accademie e gente al seguito. E allora come mai si cerca sempre fuori e non in casa? Il discorso è sempre lo stesso, il potere dei procuratori che è stato autorizzato, permesso ed è continuativo. Un calciomercato che si spinge sempre più fuori il ‘bel paese’ con introiti economici da capogiro.

I club non sono tutelati cosi come i vari settori giovanili. Pochi soldi nelle casse e futuro dei ragazzi sempre più a rischio. Nel contempo le tasche dei procuratori si gonfiano sempre di più con una differenza troppo elevata rispetto a quello che vediamo sui campi da calcio.

Non pretendiamo di rivedere l’Italia del 2006 vittoriosa ai Mondiali di Germania, ma i giocatori che giocano in Italia si. Quella nazionale rispecchiava veramente il verso senso di appartenenza di un settore calcistico di spessore.

Oggi purtroppo non è cosi. Quando con la maglia azzurra scendono in campo giocatori che in pochi conoscono, qualcuno dovrebbe riflettere e correre ai ripari.

E’ ormai palese che c’è bisogno di un cambio di tendenza, altrimenti l’Italia continuerà a vedere altre nazioni alzare trofei e relegarsi sempre in un gradino più basso rispetto al vincitore.

Inter, Roma e Fiorentina le tre finaliste delle Coppe Europee 2022/23, sono la chiara prova che l’Italia ha fallito. Speriamo che Gravina capisca e riconosca, altrimenti la poltrona farà sprofondare la storia del nostro calcio nazionale.

ANTONIO VALBRUNI