Chi sceglie bene il mister, in genere, vince : non mancano gli esempi di progetti di successo e, senza sforzare la fantasia, basta pensare a Ferguson, ad Ancelotti, a Guardiola,Spalletti, Pioli ecc. dove il progetto ha sposato l'utile societario a Zeman nel Foggia e nel Pescara, o a Mourinho nell'Inter.La progettualità del Barcellona è un grande esempio. Oggi affascina la sfida dei nuovi investitori che si affacciano nel mondo del calcio, spesso con petrodollari, e si scontrano con la difficoltà di convincere i grandi giocatori della bontà del progetto, da cui derivano immagine e maggiori rendite rispetto al semplice ingaggio. E anche in questi casi sarà la capacità di fare scelte oculate e portarle avanti nel tempo a fare la differenza. In ogni caso i Presidenti, a qualunque livello, se non si considerano la società calcistica un semplice giocattolo in cui circondarsi di " YES MEN ", invece devono investire sulla professionalità dei loro dirigenti. Solo da questa svolta passa il futuro delle loro squadre e, ancor più, dei vivai, per i quali la logica di medio e lungo termine è indispensabile per fare investimenti sensati. Oggi questo appare impossibile, ma qualora si ragioni in un'ottica a medio termine potrebbe avere senso, anche dal punto di vista finanziario.

ANTONIO VALBRUNI