Per poter pianificare ed organizzare l'allenamento del portiere è opportuno conoscere quello che viene definito un nuovo ruolo. Negli ultimi tempi, la prestazione del portiere è stata soggette a continue limitazioni che lo hanno indotto ad utilizzare nuove strategie tecnico- tattiche con le conseguenti modificazioni del suo allenamento. Gli interventi tecnici sono stati suddivisi, una comprendente le azioni offensive, l'altra le azioni difensive. A loro volta le azioni offensive con un calcio di rimessa su questo voglio aprire un esempio notate il portiere del Mila Mike Maignan che rimette un pallone lungo con un calcio di rara precisione per un azione offensiva. La linea difensiva del Milan quando l'avversario lo pressa, subito gioca col portiere per aprire un gioco più offensivo. Considerando i dati fino ad ora proposti, il portiere, da sempre ritenuto esclusivamente un difensore, presente nella sua prestazione una marcata percentuale di azioni offensive.Le azioni di attacco dei portieri sono diventate una prerogativa del gioco attuale e non possono essere tralasciate da un allenatore dei portieri attento che deve indirizzare sempre il proprio lavoro con obiettivi ben precisi. Dalla lettura dei dati che ho fatto presente, si può scoprire la nuova identità del portiere moderno, strettamente legata alla tattica di gioco degli avversari e soprattutto della propria squadra. I portieri a seguito delle variazioni, si sono mostrati all'altezza della situazione ; chi immaginava di vedere un portiere in difficoltà nel giocare il pallone con i piedi, si è dovuto ricredere, altro esempio il portiere dello scorso anno Onana dell'Inter che nei rilanci calciati ha dimostrato tutto il suo valore. Se le azioni di tipo difensivo costituiscono la parte più importante della prestazione del portiere, quelle di tipo offensivo fanno si che l'estremo difensore partecipi attivamente al gioco e favorisca la prestazione dei compagni quando sono in possesso del pallone. E' evidente che indirizzare la palla 60-70 metri di distanza, con precisione non è cosa facile, ma l'addestramento e l'allenamento specifico delle tecniche di rimessa e di rilancio miglioreranno la conseguenze qualità. Se poi si riuscisse ad associare alla precisione, alla velocità e alla lunghezza del passaggio il movimento coordinato di alcuni giocatori, ecco che il gesto tecnico del portiere diventerebbe un'azione di attacco della squadra.
ANTONIO VALBRUNI