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calciopalloniSe è vero che, come spesso accade, il portiere di una squadra di calcio viene ricordato più per gli errori commessi che per le prodezze compiute, è anche vero che bisogna riconoscere a questi atleti dodi non comuni di coraggio e di temperamento. La grinta deve costituire un elemento importante alla pari della freddezza e del colpo d'occhio. Il numero 1 che indossa il portiere potrebbe essere interpretato come il simbolo di un nucleo intorno al quale ruota tutta la squadra. Il portiere, per il ruolo che svolge, si trova necessariamente esposto a moltissimi fattori di rischio a traumi, essendo l'estremo baluardo a difesa della porta. Tralasciamo naturalmente le insidie provocate dalle offese dei tifosi per la sua tranquillità al centro della porta con i tifosi alle spalle.Ci sono infortuni specifici del suo ruolo. Il più grave, ma per fortuna il meno frequente, è il trauma cranico dovuto a impatti violenti contro gli avversari di turno. Gli infortuni più comuni sono quelli che riguardano le articolazioni e sono dovuti a movimenti specifici del portiere che vengono sollecitati dai salti, dai tuffi, uscite e cadute costituiscono il normale repertorio di un numero uno. Mani e gomiti sono continuamente chiamati in causa nelle parate e si possono verificare. Per non parlare di infortuni alle articolazioni e delle dita come distorsioni o lussazioni.In generale la continua serie di microtraumi favorisce lo sviluppo di artrosi che potrà avere a fine carriera. Altro punto critico nell'attività del portiere è la schiena, sottoposta anch'essa a moltissime sollecitazioni che in seguito può provocare, artrosi, lombaggini e discopatie. La zona critica è anche la caviglia che può risentire dei balzi continui.Il preparatore dei portieri dovrà fornire al corpo una elasticità adeguata a sopportare gli impatti che il portiere affronta continuamente negli allenamenti in modo che gli infortuni in genere vengono meno.