La scrittrice Aida Stoppa dopo i numerosissimi premi per la narrativa ha ricevuto, di recente, un alto riconoscimento dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: le è stata conferita l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana” per meriti letterari e artistici.
Aida Stoppa , figlia del giornalista Tommaso Bruno Stoppa, il primo libro che ha pubblicato è stato “La perdita d’aureola”. Il titolo, tratto dai poemetti in prosa di Baudelaire, sintetizza efficacemente lo spirito dei racconti sulla scuola, che si articolano in uno scintillante gioco verbale e in una tematica molto attuale.
Nei racconti di “Abruzzo bizzarro” è la lingua –ha scritto Renato Minore- che diventa parte della storia, che regge la trama e l’intreccio delle vicende, fa da perno e motore , impalcatura e cemento: “ I personaggi diventano una carovana surreale di portatori di messaggi, quasi la personificazione delle parole. Come in una grande festa carnascialesca in cui le maschere si confondono con i suoni e le parole con i gesti, questo mondo dove tutto è permesso, tutto è lasciato al caso nasconde un magma incandescente fatto di lingua e passioni”.
Nel successivo libro, “Sette universi di passione”, toni, temi, lingua cambiano profondamente, e affiora già una tematica- l’interesse per la condizione della donna, storica, politica, economica, sociale - che sarà prevalente nelle opere successive. Queste biografie storiche romanzate sono un viaggio nel tempo per rievocare sette emblematiche figure femminili.
Si tratta di un’opera percorsa da una poesia pura che entusiasmò Franca Rame, autrice della prefazione, la quale parlò di “magnifica scrittura”, di profondità emotiva e si disse “turbata, scombussolata, meravigliata: “M’hai messo addosso il terremoto cara Aida”.
Nel romanzo “Io Cristina .Storia di Cristina da Pizzano. Alle origini della Querelle des femmes”, la protagonista è una figura rivoluzionaria del movimento di emancipazione femminile e del panorama letterario francese tra il XIV e XV secolo. Cristina ebbe dal padre, medico e astrologo di Carlo V di Valois, un’educazione straordinaria per una donna di quei tempi, che la portò a “respirare” la saggezza dei classici, accostarsi alla poesia e scoprire la politica.
Nel racconto di Aida Stoppa si fondono verità storica , entusiasmo narrativo ed eleganza stilistica. L’esistenza di Cristina è stata radiografata con forza e poesia, le sottili riflessioni vogliono riaffermare il diritto della donna alla serena e libera espansione della propria vita.
“Delitto nel cuore” è un noir psicologico, la storia di un efferato delitto consumato nella dimora parigina di un’aristocratica famiglia, il 18 agosto 1947. Il meccanismo del giallo classico è superato in una nuova dimensione psicologica.
“Memorie dell’amore e del disamore “ è l’ultimo romanzo di Aida Stoppa , e rievoca il famoso delitto Murri che suscitò, all’inizio del Novecento, un numero incredibile di pubblicazioni. Il romanzo è , attraverso il prisma della voce narrante, un’analisi approfondita del cuore umano. Alcuni interrogativi di base sono ancora quelli di oggi, nelle strutture narrative vivono personaggi-idee, concreti punti di vista sul mondo , in cui si colgono” consonanze con il nostro presente”.
Anna Brandiferro