William Di Marco insegna nelle scuole superiori, è docente-assistente in Storia Contemporanea all’Università D’Annunzio di Chieti, giornalista dal 1984. Ha pubblicato saggi, racconti, romanzi.
William è un amico e un collega, il nostro dialogo non può, quindi, non iniziare dalla recente riforma degli Esami di Statodove il saggio breve è stato sostituito dal testo argomentativo.
Di' la verità, ti manca il saggio breve del vecchio Esame di Stato?
Il vecchio saggio breve ha formato per almeno quattro lustri tanti studenti che si sono confrontati con l'Esame di Stato. Oggi questo appuntamento, almeno da quest'anno, è un po' cambiato, ma sostanzialmente il testo argomentativo ne ricalca alcune caratteristiche. La tipologia testuale del saggio, comunque, permette di essere sempre in tensione dialettica tra una tesi e il suo opposto (l'antitesi) e questo crea una dinamica linguistica e di contenuti sempre incalzante. Aiuta a riflettere e a intelaiare le confutazioni necessarie per sostenere un argomento. Poi una buona introduzione, uno sviluppo organico del testo e la giusta conclusione fanno il resto. Nostalgia per il vecchio Esame? Non tanto. Penso, tuttavia, che questi escamotage espositivi servano solo in parte. Chi sa scrivere riesce ad argomentare con sagacia e puntualità. La tecnica indubbiamente aiuta, ma se non c'è la sostanza di una buona scrittura non si va lontani.
In questi giorni hai pubblicato una raccolta di saggi,“Ponderazione”, perché questo titolo?
Riflettere sugli avvenimenti della contemporaneità o che hanno contribuito allo sviluppo del presente è sempre un percorso molto impegnativo, che ci porta a soffermarci in modo documentato e critico sugli argomenti trattati. Occorre una forte predisposizione a contestualizzare i fatti esaminati, cercando il giusto equilibrio dialettico per scandagliare a fondo – o cercare la via principale per farlo – i temi affrontati. Intraprendere questo percorso significa principalmente cercare un equilibrio elaborativo che sia il più possibile ponderato da analisi e studi specifici. Da tale constatazione nasce il viaggio di Ponderazione – Saggi sulla contemporaneità (2015-2018), un volume che raccoglie dei saggi di breve o lungo sviluppo, in cui i fatti di cronaca recente o di riflessione del passato sono il mezzo per cercare di immergersi nel tempo in cui viviamo. Tanti gli interventi (139 in totale) pubblicati cronologicamente per date (dal gennaio 2015 al dicembre 2018) e raccolti nell'indice finale per argomenti. In questo caso i temi più trattati riguardano la politica (16% degli articoli), seguita dalla letteratura (13%), immigrazione (7%), storia e religione (6% ciascuno). Altri trentotto tematiche di vario genere sono a disposizione del lettore.
Con quale criterio hai scelto i saggi da inserire nel tuo libro?
In realtà un vero criterio non c'è stato. Sono degli articoli apparsi su delle riviste e poi raccolti. La scelta di volta in volta era legata ai fatti di cronaca o a degli approfondimenti che scaturivano dalle ricorrenze storico e letterarie, degli sviluppi politici, sociali o di natura varia che mi hanno portato a delle riflessioni. Oggi più che mai questa società che cambia pelle a una velocità supersonica ha bisogno di diverse chiavi di lettura per decodificare meglio ciò che accade. Tra i tanti argomenti ce ne sono diversi che riguardano il mondo giovanile, poiché è il tessuto sociale che più sta subendo la metamorfosi. Capire dove andremo e in modo particolare dove sta andando l'Italia è molto difficile. Ho provato ad analizzare queste mutazioni da diversi punti di vista, con la speranza che il nostro Paese possa tornare a essere una guida economica, sociale, culturale per il mondo intero. Oggi non è proprio così ed è importante capirne le ragioni.
Oltre a insegnare, scrivere, sei anche il presidente dell'Associazione culturale "Cerchi Concentrici Promotor". Quali sono gli obiettivi?
La Cerchi Concentrici Promotor è un’associazione culturale nata nel 2002 – le cui radici affondano negli anni '80 del XX secolo –che nel corso degli anni ha sviluppato quattro campi d’intervento specifici: