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AlessioromanoAnna,perdonami se ci ho impiegato tanto, ma come sai sono giornate difficili.Ti sono grato perché rispondendo alla tue domande mi sono sentito meno solo e per un po' non ho pensato questo virus...

L’intervista con lo scrittore Alessio Romano era stata programmata un po’ di tempo fa, è arrivata adesso e la condivido volentieri.

Hai pubblicato da poco il libro per ragazzi  “Ulisse e Polifemo “(ed. Lisciani), “Un buon modo per far apprezzare ai bambini i classici, ma anche per ragionare su doni come la vista, l’accettazione e l’accoglienza. Una favola originale con tante cose utili in un libro solo…” ti ritrovi in queste parole di Paola Rambaldi?

Sono molto grato alla scrittrice Paola Rambaldi per la sua lettura perché ha centrato le tematiche più importanti del libro. Volevo utilizzare i personaggi di un mito molto noto per ragionare su tematiche attuali e che riguardassero i bambini di oggi anche nella loro vita di tutti i giorni. Poi, parlando di un ciclope, mi è piaciuto anche fare un minimo di divulgazione sul perché abbiamo due occhi e non uno solo (una tipica domanda, questa, che si potrebbe porre un bambino). 

Come è nata l’esigenza di riscrivere la storia di Ulisse, Polifemo, Penelope e il dottor Frankenstein?

Volevo ragionare sulla figura del “mostro” e di come sia cambiata dai tempi degli antichi quando i mostri erano un prodigio della natura. In epoca moderna il mostro è diventato il simbolo di quello che può capitare all’uomo se non rispetta la natura. C’è bisogno di una scienziato pazzo perché ci sia un mostro. Io li ho fatti incontrare usando il tono della commedia. 

Accanto al mito in questo libro c’è una riflessione sull’amore e sul desiderio di essere uguali a chi si ama, costi quello che costi…

Polifemo ha una moglie: Polifemmina. Ma lei ha due occhi e così tutti e due decidono di sottoporsi a un intervento per diventare uguale all’altro. Ma in realtà sono proprio le loro differenze la ragione del loro amore.  

Alessandro Baricco ha scritto : “Io di cose che conosco davvero, e amo senza smettere mai ne ho due o tre. Una è i libri… se solo mi fossi messo lì a parlare di loro, prendendone uno per volta.. solo quelli belli…ne sarebbe venuta fuori una certa idea di mondo”. Quali libri sono stati importanti  e belli per la tua idea di mondo?

Tutti quelli di John Fante, la Versione di Barney di Mordecai Richler, quelli di Jack London, quelli di Italo Calvino, Beppe Fenoglio. La lista potrebbe continuare all’infinito. 

Lo scrittore quali responsabilità ha verso il lettore?

Tante, ma la più importante è quella di non fargli sprecare il suo tempo. Con un lettore piccolo è ancora più grande: se si annoia potrebbe smettere di leggere per sempre. 

Alessio Romano, invitiamo i ragazzi alla lettura in questi giorni,  quali possono essere  Dieci Buoni Motivi?

Te ne dico uno che vale dieci: in questi giorni nei quali non possiamo uscire di casa l’unico modo per evadere è leggere un buon libro o un buon fumetto (è lettura anche quella). Forse non sarà una storia a salvarci, ma sicuramente saranno le storie a permetterci di resistere. 

Alessio Romano è nato a Pescara nel 1978. Laureato in Lettere con una tesi su John Fante e diplomato in Tecniche della Narrazione alla Scuola Holden di Torino. Ha scritto i romanzi "Paradise for All" (Fazi, 2005 e poi Bompiani, 2016), "Solo sigari quando è festa" (Bompiani, 2015), "D’amore e baccalà" (EDT, 2018). Ha curato l’antologia di racconti "Gli stonati" (NEO, 2017) e il libro fotografico "Una stanza tutta per loro" (Avagliano, 2018). Ha scritto i libri per ragazzi "Gli Irregolari di Salita Sospiro" (2019) e "Ulisse e Polifemo" (2020). Insegna scrittura creativa, organizza eventi culturali, reading musicali ed è un instancabile viaggiatore.

Anna Brandiferro