Si è conclusa nei giorni scorsi, al Lido la Vela di Roseto, l’ottava edizione di “Incontri Letterari” manifestazione organizzata dall’Associazione culturale“Cerchi Concentrici Promotor”.
Protagonista dell’incontro Daniela Musini con il suo libro “ Le Magnifiche”,edizione Piemme.
Nel suo libro “Le Magnifiche” parla di 33 donne che hanno fatto la storia d’Italia. Perché ha scelto questo titolo e lo ha poi proposto alla casa editrice?
L’ho scelto, proposto alla casa editrice ed è stato accettato. L’ho scelto perché ritengo che queste 33 donne rappresentino la magnificenza di questa nostra Italia, è un viaggio nel tempo che ho fattoda Cleopatra fino a Maria Callas.
Alcunenon sono nate in Italia ma hanno dato lustro all’Italia, qui hanno trovato la gloria, la fama e un modo per esprimere la loro eccellenza.
Magnifiche perché rappresentano ciascuna un’eccellenza nel proprio campo, nella propria vita e nella propria modalità di essere.
Come ha scelto queste figure femminili?
Ogni scelta presuppone una rinuncia per 33 che ne ho scelte ne ho lasciate fuori 330 perché ne abbiamo tantissime in Italia di donne eccellenti. Il filo rosso che le unisce è che sono donneemblematiche e connotative della propria epoca. Mi spiego: quando si parla del Rinascimento fulgido e fosco, Lucrezia Borgia è sicuramente una delle personalità che più lo ha rappresentato sia nello sfolgorio delle sue corti sia anche nei nefasti e nei nefandi crimini che lo hanno punteggiato spesso.
Maria Montessori , ad esempio, è stata emblematica ed è stata la più grande nella didattica perché ha rivoluzionato la pedagogia; la Duse la più grande nel teatro, la Callas lo stesso. Ho cercato di scegliere delle donne che siano state particolarmente connotative della propria epoca o della propria professione.
Lei è attrice, pianista, scrittrice… In questo viaggio chi l’ha aiutata di più l’attrice o la pianista?
Definisco questo mio libro tridimensionale per due ragioni. La prima perché vi confluiscono queste tre mie anime che sono indissolubili. Ogni donna viene rappresentata come se fosse su un palcoscenico e la narrazione è spesso teatrale, anche la teatralizzazione delle loro vite pur essendo io assolutamente attinente alla storicità, però la personificazione di queste donnerisente molto di questo mio essere attrice e autrice teatrale. Nel libro si avvertono anchedei crescendo, dei diminuendo, dei rallentando dei ritardando quindi c’è una partitura musicale per ciascuna donna. Infine, ovviamente,il modo di essere narratrice che si è nutrita molto di D’Annunzioquindil’affabulazione, il raccontare, cercare di proiettare queste donne su un palcoscenico quasi girevole in modo che tutti possono osservare anche il lato più oscuro e nascosto. Qualcuno-bontà sua- le ha definite “delle sculture letterarie” perché ho cercato di far uscire l’animanon solo il personaggio. A me interessa la donna, quando recitosono sul palcoscenico e interpreto la Duse o la Callas mi interessa la donna, la fragilità, la malinconia, i tormenti interiori perché queste donne sono così famose che sappiamo abbastanza di loro, ma qualcosa è rimasto nascosto al pubblico o al mondo.Ecco, io ho cercato di rendere loro giustizia perché ho ripristinato e cercato dismantellare dei luoghi comuni riguardo a queste donne.
Chi l’ha emozionata di più?
Sicuramente la Duse e la Callas perché le sento talmente mie, le ho partecipate nel senso che la scrittura narrativa è la scrittura autoriale e attoriale in scena e poi si è trasformata .
Tante sono quelle che mi hanno emozionata, Anita Garibaldi per questo suo coraggio, questo suo amore e dedizione totale. Anche Grazia Deledda che con tutta la su forza e la sua volontà è arrivata al Premio Nobel. Sibilla Aleramo e il suo amore disperato perDino Campana.
Ciascuna di loro mi ha toccato l’animo. Tutte sono transitate nel mio cuore.
Daniela Musini è scrittrice, pianista, attrice e autrice teatrale, da sempre appassionata di personaggi carismatici di donne. Ha pubblicato la biografia: Lucrezia Borgia. Misteri, intrighi e delitti e il saggio: I 100 piaceri di D’Annunzio. Passioni, fulgori e voluttà. Ha vinto 36 premi letterari nazionali e 16 premi alla carriera.
Ha partecipato a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive, l’ultima delle quali è stata Linea Verde su Rai 1 dedicata all’Abruzzo, in qualità di studiosa ed esperta della vita e delle opere di d’Annunzio.
Per il teatro ha scritto: Mia Divina Eleonora, l’intenso e struggente Maria Callas, la Divina e l’appassionato recital Vivere ardendo-Gabriele il poeta, l’amante, l’eroe.
ANNA BRANDIFERRO