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Nei giorni scorsi si è concluso, a Teramo, il Seminario di studi “Gli adolescenti del III millennio”. Ha partecipato anche lo scrittore Eraldo Affinati, e noi gli abbiamo rivolto alcune domande.

Professore, lei è stato ospite all’incontro “Adolescenti e patto inter-generazionale e interculturale”. In sintesi può dirci che cosa ne pensa?

“Credo che il convegno teramano a cui ho partecipato abbia posto l’accento su un tema cruciale della nostra epoca: la necessità ormai ineludibile di trovare un accordo virtuoso fra scuola e famiglia. Si tratta, lo sappiamo bene, di un nodo spinoso soprattutto oggi che, in piena rivoluzione digitale, dobbiamo affrontare la crisi delle cosiddette agenzie educative. I giovani non possono essere lasciati da soli di fronte al computer. Al contrario, hanno bisogno di esperienze conoscitive in grado di guidarli all’interno della grande Rete. Alla scuola spetta una responsabilità nuova: costruire le gerarchie di valore capaci di orientare i nostri figli.”

Che responsabilità abbiamo verso gli adolescenti come “maestri”?

“Gli adolescenti si dovrebbero confrontare con adulti non spiritualmente fragili. E invece noi docenti sappiamo che spesso e volentieri, quando scopriamo un ragazzo in difficoltà, il problema si annida nella sua storia anche domestica. Talvolta persino nelle famiglie apparentemente irreprensibili si nasconde un groviglio irrisolto: ma questo fa parte della vita. Il compito dell’educatore non può limitarsi a eseguire il mansionario. Dovremmo ricostruire la dimensione corale dell’insegnamento. Si tratta di un lavoro sociale che non chiama in causa soltanto la scuola. Il drammatico periodo legato alla pandemia lo ha dimostrato. C’è bisogno di una consapevolezza comune.”

 Il suo libro “Il Vangelo degli Angeli”(HarperCollins, 2021) è particolare,  emerge chiaramente il suo essere credente e  il suo legame con la fede. Come è nata l’idea di scriverlo?

“Nel Vangelo degli angeli” ho riscritto Luca e Giovanni in chiave fantastica eppure restando rigoroso sulle fonti scelte. Sono 123 capitoli di 5000 battute che si possono leggere anche autonomamente. In questo libro, composto durante il lockdown ma che da sempre come possibilità sentivo di avere dentro al cuore, ho ritrovato tutti i miei temi mostrando cosa vuol dire, secondo me, essere insegnante e scrittore. Giustizia, male umano, responsabilità, libertà, tradimento, amore. Fede intesa come ricerca e speranza. In ogni pagina ho riflettuto sul senso che dovremmo dare alla nostra vita: in quale modo accettare la finitudine, come concepire i rapporti umani, cosa dovrebbe essere la politica. In particolare mi ha interessato e commosso lo sguardo di Gesù maestro sui più piccoli e sofferenti: dal momento in cui incrocia Simon Pietro sul lago di Tiberiade fino alla discesa agli Inferi e alla Resurrezione. I miei angeli vanno e vengono dalle loro stazioni orbitali recando messaggi a Maria, Giuseppe, Zaccaria, ma sono molto umani e spesso sbagliano, proprio come noi”.

Nella scuola di Penny Wirton di lingua italiana per migranti a Roma, che lei coordina insieme a sua moglie Anna Luce Lenzi, è stato organizzato un PCTO (Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento) particolare e significativo. Ci spiega che cosa è stato fatto di utile e innovativo?

“Le scuole Penny Wirton per l’insegnamento gratuito della lingua italiana ai migranti (in questo momento sono 54 in ogni parte d’Italia), si avvalgono del contributo degli studenti delle medie superiori che appunto scelgono di svolgere i loro tirocini formativi presso di noi. In pratica questi adolescenti vengono formati come piccoli docenti dei loro coetanei immigrati. Claudia e Marco insegnano a Mohamed e Irina. In queste settimane abbiamo tanti ucraini. Si tratta di un’esperienza straordinaria, nello spirito di don Lorenzo Milani. I ragazzi di Barbiana di oggi vengono da ogni parte del mondo e con le loro storie terribili dimostrano che la Terra ha la febbre alta. Ma noi possiamo abbassare la temperatura. Asciugare le lacrime e sanare le piaghe”.

 

Eraldo Affinati è nato a Roma, ha pubblicato: La Città dei Ragazzi (Mondadori 2008), Berlin (Rizzoli, 2009), Peregrin d’amore. Sotto il cielo degli scrittori d’Italia (Mondadori, 2010), L’11 settembre di Eddy il ribelle (Gallucci, 2011), Elogio del ripetente (Mondadori, 2013), Vita di vita (Mondadori, 2014).
L'uomo del futuro. Sulle strade di don Lorenzo Milani (Mondadori, 2016) è una speciale rievocazione della vita del priore di Barbiana attraverso il riflesso dei Don Milani di oggi sparsi in tutto il mondo.
Tutti i nomi del mondo (Mondadori, 2018) è l'appello delle persone più importanti che abbiamo incontrato nella nostra vita.
Il sogno di un'altra scuola. Don Lorenzo Milani raccontato ai ragazzi (Piemme, 2018)
Ha curato l’edizione completa delle opere di Mario Rigoni Stern, Storie dall’Altipiano, nei Meridiani Mondadori (2003). È autore, insieme alla moglie Anna Luce Lenzi, di Italiani anche noi. Corso di italiano per stranieri. Il libro della scuola Penny Wirton .
Ha vinto l’edizione del Premio Letterario “Cesare Pavese 2020” nella sezione narrativa.


ANNA BRANDIFERRO

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