Nei giorni scorsi , all’Arca, si è concluso il Maggio.Festdedicato ai libri, ospite della serata Italo Moscati.
Gli abbiamo rivolto alcune domande.
Il titolo del suo libro è “Pier Paolo Pasolini. Vivere e sopravvivere” (ed. Castelvecchi). Perché vivere e sopravvivere?
Perché di fronte alla storia di una persona come Pier Paolo Pasolini che non è una persona normale ma è un grande scrittore, un regista,una persona molto sensibile,misono proposto di sottolineare una sua caratteristica:lui ha cercato di vivere sempree la sua vitaè stata non solo quella di uno scrittore ma anche quella di un uomo che si è sforzato di capirela società in cui era nato e in cui era poi cresciuto.
Aveva esplorato le possibilità del cinema e altre forme d’arte enon solo, quindi facevaproposte, visioni che ho cercato di raccontaree il libro lo dovrebbe dimostrare.
Le persone come lui, un regista come lui vive di sensazioni e trovaqueste sensazioni che sonola materia per poi riempire la pagina eandare al fondo delle cose.
L’altra questione è “ sopravvivere”, cercare sempre di cambiare , avventurarsi, trovare sempre strade nuove per cui uno scrittore così è una persona che ama vivere come gli altri ma anche meglio perché ha le capacità, i contenutiimportanti che tutti devono ricordare e imprimersi.
Sopravvivere èconquistare e andare avanti rispetto al vivere.
Sono due parole che si “rinfacciano” l’una con l’altra, letto questo libro e questo racconto che ho dedicato a lui, si possono coniugare le situazioni del vivere e anche quelle del continuare la vita, è un’apertura di discorso destinato al pubblico perché possa ispirarsi a ciò che legge e a ciò di cui si nutrirà.
Lei lo ha conosciuto personalmente…
Una delle ragioni per cui ho scritto vivere e sopravvivere è perché cercavo di avvicinarlo il più possibile al lettore.
Avevo semplicemente la voglia di cercare la sua intimità, la sua profondità, il suo mondo, la sua ricerca, qualcosa riservata di lui. Ho cercato di delucidare,di far diventare Pasolini la materia di un racconto appassionante, relativamente complesso nelle sue movenze ma con uno sguardo non solo al suo passato ma al suo futuro. Una persona che è andata via troppo presto dalla vita e questo libro è dedicato a lui e al suo pensiero.
Questo libro è un libro sul ricordo, sulla memoria, sulla profondità di Pasolini, Quale ricordo regala ai nostri lettori?
Il ricordo di Pasolini è la sua forza, la sua forza del pensiero, della sua anima, la sua forza di esplorare il mondo, di viaggiare, di cercare tutte le occasioni possibili per arricchirsi. E’ un uomo che ha arricchito , molto spesso, più gli altri che se stesso. La sua morte che è stata così drammatica, penosa, ci ha tolto un personaggio prezioso come lui. In questo libro cerco di ricordarlo e di riaffermare che tutto il lavoro che ha fatto è ancora vivo e dobbiamo approfittarne.
“Un volume … perfetto per conoscere aspetti importanti della vita, del grande artista” …
E’ un regista, uno scrittore che, a differenza di altri, ha sempre guardato alle cose che non si vedono, alle caratteristiche delle persone, alle preoccupazioni ma anche ai sogni .
Lui ha sempre sognato e questi suoi sogni erano quelli di un artista ma anche quelli di una persona che aveva una visione del mondo e combatteva situazioni difficili.
Pasolini non voleva piegarsi espesso si è scontrato con le persone, aveva una sua serenità profonda che si è sempre espressa nella sua vita,poi a un certo punto si èinfranta in una notte, in un appuntamento d’amore che forse sarebbe stato meglio non avere.
Italo Moscati è scrittore e regista, storico del cinema e del teatro, docente universitario. Ha collaborato con importanti registi e realizzato diversi film e docufilm. Ha pubblicato:The youngSorrentino. Il ragazzo vissuto su una panchina; Non solo voce: Maria Callas; Vittorio De Sica. Ladri di biciclette e ladri di cinema; Sergio Leone. Quando i fuorilegge diventano eroi e Federico Fellini. Cent’anni film, amori, marmi; Alberto Sordi. Una vita tutta da ridere; Gigi Proietti. Non mi trucco e so’ Mandrake.