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A Civitella del Tronto in occasione di un evento letterario, è venuto come ospite d’onore per leggere le poesie 
che hanno vinto il premio, Giobbe Covatta. Gli abbiamo rivolto alcune domande.

Giobbe Covatta stasera è ospite d’onore  in un premio di poesia, che rapporto c’è tra la poesia e la comicità?
Henri Bergson, un filosofo francese, ha scritto un libricino “Il riso” in cui sosteneva  che il poeta è quello che riesce a vedere oltre la nebbia, il comico è quello che se tutto va bene descrive la nebbia. ..Faccio il comico perché non so fare il poeta, a me piacerebbe fare il poeta ma… non sono capace e faccio il comico.

Lei collabora con diverse associazioni   per costruire in Africa pozzi, scuole, ambulatori. In particolare con Amref, è così?
Si, brava vedi che quando ti impegni le sai le cose?  C’è un libro che è uscito qualche settimanafa,  che racconta questa esperienza di trent’anni in Africa.

Il libro è “Il commosso viaggiatore”(Giunti, 16 euro) scritto con sua moglie Paola Catella. Lei lo ha definito “una sorta di guida inutile, ma che è utile per conoscere tempi, spazi, luoghi e popoli
Sì, mia moglie si chiama Paola Catella ma… non mi ricordavo… Il libro è in  realtà un atto di amore per un continente ancora sconosciuto , ed è anche un atto di amore che viene elaborato attraverso i racconti di trent’anni di viaggi, cominciati nel 1995 e che vanno avanti ancora adesso…

“L’Africa è un paese infestato dai bambini”,ho scoperto che lei gioca a nascondino con loro. Come fa, sono tantissimi?
Infatti bisogna contare fino a seicento miliardi. Ci si mette sotto e si conta fino a seicento miliardi, poi ci si gira per vedere chi c’èechi non c’è si arrangia e va a cercarli. Vale tutta l’Africa quando ci nascondiamo…(ride)!

C’è uno spot rivoluzionario che utilizza “ Basta poco che ce 
Sì, non so quanto sia rivoluzionario ma l’ho utilizzato a lungo e ha funzionato. Non mi chiedere perché non saprei rispondere, non è un fatto di pudore ma di inconsapevolezza. Specialmente quando si fa il mio mestiere molte cose vengono da sole senza un pensiero dietro. Quando cominciammo a fare la comunicazione, dall’Africa, per l’Africa con l’Africa, usammo delle tecniche  rivoluzionarie, tanto che venivano gli americani e mi chiedevano “lei come è riuscito? Come ha fatto?” la risposta era sempre “Boh”. Non c’è un motivo, non c’è un pensiero, c’è un istinto e in pochi casi funziona. In quel caso ha funzionato.

Lei ha detto che c’è una differenza sostanziale tra beneficienza e solidarietà
La solidarietà è qualcosa di solido, ha un peso e non solo per il denaro che si investe in quell’azione. La beneficenza possono essere i 50 centesimi per chi è fuori dalla chiesa. La solidarietànon prevede solo un investimento in termini economici, prevede un investimento intermini di partecipazione, di consapevolezza di vicinanza nei confronti di colui per il quale stai promuovendo quel tipo di solidarietà.  La beneficenza non prevede neanche che si sappia il nome della personache la sta facendo. La solidarietà non solo prevede che si sappia un nome,  ma prevede che quel nome ti appartenga, faccia parte di quello che è il tuo vissuto.

Anni fa ha adottato una bambina, che è rimasta a casa sua…
L’ho lasciata a casa sua perché non era una bambina orfana ma aveva la sua famiglia, l’ho adottata per mandarla a scuola, darle una possibilità, qualche chance in più. Molto tempo fa, fui avvertito per fortuna, gli autori di Carramba che sorpresa” mi volevano fare incontrare in studio la bambina. Mi sono rifiutato con tutte le mie forze, la bambina è rimasta lì e io sono rimasto a casa (ride!)

Durante il nostro dialogo lei ha riso spesso, ma quanto è importante il sorriso in tutte queste cose belle che fa?
Il sorriso è importante sempre, non considero che ci sia nessun argomento sufficientemente serio da non poter essere risibile. Basta fare attenzione a una cosa: non superare mai la linea rossa tra il risibile e il ridicolo, quando si entra nel mondo del ridicolo le cose cambiano… sostanzialmente.

Giobbbe Covatta, comico e attore, è in grado di spaziare in tutti i campi dello spettacolo, riscuotendo sempre grande successo .Si è dedicato intensamente ad un serio impegno umanitario , è uno dei testimonial dell'AMREF (Fondazione Africana per la Medicina e la Ricerca), dedica molto del suo tempo libero ai problemi africani, fornendo aiuti concreti per portare a termine i progetti della Fondazione. Ha pubblicato diversi bestseller fra cui Parola di GiobbeCorsi e ricorsi ma non arrivai e L'incontinente bianco. Nel 2015 pubblica con Mondadori A nessuno piace caldo. Perché il pianeta ha la febbre, nel quale parla dell'irresponsabilità ambientale.

ANNA BRANDIFERRO