Le parole lasciano il posto alle …immagini, è stato presentatoil libro fotografico “Mater Natura. La natura rivelata nel territorio tra i fiumi Tordino e Vomano” (ed. Bauhaus) di Andrea Di Giovanni. L’incontro è stato organizzato, alcuni giorni fa a Roseto, dalla libreria “La Cura”.
Hanno dialogato con l’autore il fotografo Massimiliano Verdino e il professor Luigi Ianni. Anche noi abbiamo chiesto ad Andrea Di Giovanni di raccontarci le sue foto.
Dottore, perché ha deciso di pubblicare Mater Natura. Come nasce l’idea?
Nasce perché sono un appassionato di fotografia, passione nata negli ultimi anni. Sono foto delle zonetra i due fiumi Vomano e Tordino, soprattutto sono foto che ho scattato sul Tordino,ed è stata una continua scoperta perché ha una fauna avicola che io non conoscevo. Ci sono uccelli sia migratori che si fermano a bere prima di partire, che stanziali,una scoperta che mi ha molto meravigliato. Ho cercato di fotografare questi uccelli in volo , nella fotoartistica bisogna avere l’idea ,“ preimmaginare”,cercare di interpretare l’ambiente La fotografia non è un’immagine definita del reale ma è sempre un’interpretazione del reale
Il prof. Luigi Ianni , nella prefazione, ha scritto “le immagini di Mater Natura offrono agli occhi di chi le ammira di sentiree di vivere “dentro “ le emozioni che suscitano…”. Che ne pensa?
Mi ha molto colpito perché non avevo ben chiaro quanta emozione potessero esercitare le mie foto, ognuno interpreta non solo la realtà ma anche la foto. “ La fascinazione” … di rivedere le immagini prodotte con la fotocamera, è diventato un vero amore insieme alla necessità di comunicare questo sentimento per restituire un po’ della gioia che mi procurava.
Che cosa è importante nelle sue foto?
Primo elemento l’acqua. Forse tutto dipende da una ancestrale passione che ho per l’acqua : a tre anni sono finito in una vasca d’acqua per la curiosità di andare… a conoscerla da vicino. A scuola mi affascinavano i grandi fiumi Nilo, Po, Danubio…io che vivevo vicino al fiume Tordinonon mi rendevo conto che anche i nostri fiumi sono stati importanti. Altro elemento importante è il volo, come per molte persone, librarsi in aria e staccarsi dalla terra è perme un desiderio. Il fiume Tordino è pieno di uccelli bellissimi come il martin pescator, il gruccione,gli aironi, uccelli di una bellezza straordinaria, ancora di più se uno li fotografa nell’atto del volo, rendere visibile qualcosa che non si vede. Bloccare con l’immagine, “congelare” in un istante il volo,è qualcosa di invisibile chesi rende visibile.
Il dottore cosa ha in comune con il fotografo?
Poco. Forsefacendo il dottore per molti anni e avendo una formazione razionale, nelle foto cerco di esprimere la mia parte più creativa, compensazione a questo periodo di razionalità.Spero proprio che una fotografia ben riuscita, di un volo di uccello o di un paesaggio preso sulle rive dei nostri fiumi possa suscitare, in chi la guarda, la voglia di volare…ognuno a suo modo.
Una foto a cui è legato?
Sono tutte foto che mi colpiscono. Forse mi piace di più lafoto della luna che ho scattato al mattino presto sopra la cupola di Montepagano
Il titolo del libro?
L’ho scelto insieme al mio “ maestro”Massimiliano Verdino.
Andrea Di Giovanni teramano di Poggio San Vittorino, vive a Roseto degli Abruzzi. Ha esercitato l’attività di Medico di Medicina Generale nel Comune di Morro d’Oro. Da sempre appassionato di fotografia , ha iniziato a fotografare la natura da circa 10 anni.