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A Cast
el Cerreto, riserva regionale in località Pilone di Penna Sant’Andrea, i bambini hanno incontrato Elisabetta Dami  la “mamma”  del topo giornalista Geronimo Stilton.  Sono intervenuti alla manifestazione: il sindaco Nicola Salini, il direttore della riserva Cesare Baiocco, PatrizioSchiazza segretario regionale di Ambiente e/è Vita, Fernando di Fabrizio presidente della cooperativa ambientale Cogecstre. Abbiamo rivolto alcune domande alla scrittrice.

Alcuni giorni fa ha incontrato i bambini “Castel Cerreto”…quali emozioni sono rimaste?
E’ stato meraviglioso visitare la Riserva Naturale regionale Castel Cerreto, in Abruzzo, dove la natura è amata e rispettata. E dove si vive le tradizioni locali,grande tesoro del nostro bel paese.  In particolare, ho amato molto la danza tradizionale seicentesca “Laccio d’amore” che i ragazzi locali hanno voluto regalarmi, in segno di amicizia! In questa riserva è bello passeggiare,scoprire tante informazioni interessanti sugli animali e le piante, e apprezzare la biodiversità che qui viene protetta. Tante attività vengono svolte per formare i ragazzi, e questo per me è molto importante: le nuove generazioni sono la nostra speranza di un futuro migliore!

Lei ha creatoGeronimo Stilton, nato a Topazia con l’hobby di collezionare croste di formaggio. Come nasce Geronimo?
Geronimo nacque in un ospedale pediatrico, tanti anni fa, per donare un sorriso ai bambini malati.  Per portare gioia…ma anche speranza e coraggio! Da allora non ha mai smesso di essere vicino ai ragazzi, per educarli ma anche divertirli con le sue storie buffe! Non avrei mai immaginato che avrebbe avuto tanto successo…oggi è tradotto in ben 52 lingue e ha venduto oltre 187 milioni di copie nel mondo!

Che rapporto ha con i suoi personaggi?
Li amo tutti e tutti mi divertono, sono per me un modo di rappresentare la realtà con umorismo ma anche con affetto, e mi piace che ogni personaggio sia diverso dagli altri : proprio questa diversità tra ciascuno di noi rende la vita così bella, se fossimo tutti simili…che noia! Invece è bello che ognuno esprima se stesso, con spontaneità e sincerità, con gentilezza e amicizia , e sempre rispetto per gli altri!

Gentilezza, rispetto, avventura sono per lei valori importanti…perché?
La gentilezza è importantissima: piccoli gesti di gentilezza possono migliorare la nostra vita, e cambiare il mondo…un cuore alla volta! Il rispetto è anche molto importante: rispetto per la famiglia, la scuola, tutte le istituzioni, e rispetto per la legalità, l’insieme delle regole che ci permettono di vivere insieme in armonia! L’avventura conta tantissimo:ma io amo dire ai ragazzi che la più grande avventura è la vita, il dono più  grande, per il quale dobbiamo esprimere gratitudine ogni giorno!

Che cos’è per lei la fantasia?
La creatività di immaginare sempre un futuro migliore…per noi e per gli altri! La creatività ci aiuta a superare anche i momenti più difficili, ricordandoci che tutto è sempre possibili, ed esiste una soluzione per ogni problema…basta saperla trovare, insieme!

Come riesce a motivare i suoi tantissimi lettori?
I lettori hanno fiducia in Geronimo perché sanno che è sempre sincero, leale, onesto, e che mantiene le sue promesse. Geronimo non si limita a parlare di valori, li mette anche in pratica ,per questo abbiamo creato la Fondazione Geronimo Stilton : per sostenere i progetti belli e buoni, per affiancare i ragazzi nella crescita e aiutarli nell’istruzione, nella salute e…nel rispetto della natura!
ANNA BRANDIFERRO

Elisabetta Dami è nata a Milano, a diciotto anni dopo il Liceo classico ha iniziato a lavorare nella redazione della casa editrice Dami, fondata negli anni Settanta dal padre Piero Dami. Nel duemila ha creato il personaggio di Geronimo Stilton, un topo-giornalista che con le sue avventure appassiona i ragazzi di tutto il mondo. Si impegna su vari progetti per la difesa dell’ambiente, è al secondo mandato come consigliere Nazionale WWF. Fa parte del consiglio etico di Terre desHommes, e del  consiglio Fondazione Ospedale dei Bambini Buzzi. Collabora a vari progetti francescani come la mensa di via Farini a Milano, che fa parte dell’Operazione Pane.