L’Associazione “Le Lunarie” di Civitella del Tronto, nella sala consiliare, ha organizzatola prima edizione della manifestazione “Di Pagina in Pagina”. Venerdì 5 settembre Carlo Verducci ha presentato la sua pubblicazione “Giacobini, Francesi e Insorgenti tra Marche e Abruzzo 1796-1799”(ed. Andrea Livi).
Ha dialogato con l’autore Leandro di Donato.
Verducci, in questo libro si occupa del tema delle Insorgenze tra Marche e Abruzzo, dal 1976 al 1799. Quanto tempo ha dedicato a questo studio?
La gestione èlunghissima perché ho iniziato a interessarmi di brigantaggio, soprattutto la famiglia degli Sciaboloni appena laureato, nella seconda metà degli anni 70, mi chiesero di scrivere alcune biografie di briganti per il dizionario biografico degli italiani . Ho lasciato poi da parte questi studi e nel 2016, a livello nazionale, cifurono degli studi sul riformismo settecentesco. Il presidente di Deputazione di Storia Patria delle Marche mi invitò a riprendere gli studi su Sciabolone e gli altri briganti. Da lìho ripreso il periodo dal 1796 al 1799, la presenza delle armate francesi in Italia i giacobini già presenti e poi le Repubbliche“democratiche” (democratizzazione dall’alto) fino al 1799 e l’insorgenza. Il volume parla di questi 4 anni, affronta tematiche molto complesse.
Quali fonti ha utilizzato?
Ricerche di archivio ma anche molte memorie dell’epoca: Nicola Palma, memorialisti ascolani come Luigi Pastori.Le memorie di Monaldo Leopardi il papà di Giacomo, ha scritto testi importanti su quel periodo, sull’insorgenza ma anche sui miracoli che, pur essendo profondamente cattolico, riteneva manifestazioni di “menti esaltate”. Ho lavorato sugliarchivi ma anche sui testi dei memorialisti comeStanislao De Lollis, un sacerdote che trasferitosi in Ascoli ha scritto pagine importanti.
I briganti sono stati presenti nella la nostra montagna…
Sì, già dal 1500 c’è qualcuno che ha scritto che la montagna è un luogo di “latenza insorgenziale” da sempre. Pensiamo al brigante Marco Sciarra che parte dalla zona di Rocca S. Maria, arriva nelle Marche e assedia Recanati e Civitanova con la sua banda.Nelle montagne il ribellismo era “di casa”.
Nel libro traccia le biografie di alcuni protagonisti. Quale personaggio è rimasto nella sua memoria?
Guardi, alcuni personaggi che ho scoperto e riscoperto come Sciabolone che ha un suo spessore. A Civitella Giuseppe Costantini, il figlio Matteo Costantini ha avuto un suo percorso perché insorgente o brigante insieme al padre è stato poicarbonaro, mazziniano, garibaldino, difende Roma e arrestato dagli austriaci muore in carcere nel 1849 a Ripatransone. Sciabolone mi ha colpito perché capiva questo disagio della popolazione, come Marco Sciarra, toglieva ai ricchi per dare ai poveri, portavano in superficie le difficoltà della popolazione.
ANNA BRANDIFERRO
Carlo Verducci vive a Servigliano, laureato in lettere all’Università la Sapienza di Roma. Ha insegnato lettere nella Scuola media, è stato Dirigente scolastico.Dal 2022 è deputato della Deputazione di Storia patria delle Marche. Tra le principali pubblicazioni:Popolazione ed emergenze economico-sanitarie a San Marino tra Medioevo e Ottocento;Paesaggi piceni;Giuseppe Fracassetti. Un personaggio nelle cultura dell’Ottocento. Collabora con la Rassegna storica del Risorgimento, dizionario biografico degli italiani,Dizionario storico-biografico dei marchigiani, Studi maceratesi, Annali dell’istituto “A. Cervi”.