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“Favole e leggende d’Abruzzo” (ed. Il Viandante) è  un 
volume scritto in “famiglia, ad otto mani” e porta il nome di quattro autori, tutti con lo stesso cognome: due sorelle, Anna e Laura Bongiovanni e due fratelli, il papà Florent Bongiovanni e lo zio Alexandre Bongiovanni.  “E’ un libro per bambini… per genitori e nonni, per far conoscere l’Abruzzo in modo diverso, attraverso gli occhi dei bambini, tra luoghi magici incantati.”
Abbiamo rivolto alcune domande a Laura Bongiovanni.

Perché ha deciso di raccontare favole e leggende d’Abruzzo?
Per curiosità, tardi perché ho iniziato queste ricerche quando avevo più di 40 anni, questo perché sono tornata dall’estero e quando sono rientrata ho iniziato con occhi nuovi  a cercare tutto quello che la mia terra nascondeva. Ho consultato i testi sulle leggende medievali abruzzesiho letto le leggende popolari medievali di Giovanni Pansa e Vittorio Monaco La maggior parte del materiale è stato raccoltodurante la pandemia,poi ho chiesto alle persone che conoscevo e ho ritrovato dei riscontri con ciò che avevo trovatocome la storia della “Pantafica una strega dall’aspetto spaventoso che si divertiva a disturbare il sonno delle persone salendo sul petto e tappando la bocca per non farrespirare e poile svegliava improvvisamente. Secondo la leggenda la Pantafica  quando era stanca di disturbare  il sonno si divertiva a fare delle lunghe trecce alle criniere dei cavalli

Che cosa è emerso da questa ricerca?
Mi sono divertita tantissimo, ho raccolto informazioni che non conoscevo quindi ho scoperto qualcosa di nuovo e questo mi ha entusiasmato. Ho scoperto un lato dell’Abruzzo denso di leggende e riti popolari che non sappiamo bene da dove arrivano. Ho cercato di rendere facile la lettura per i bambinidi alcune favole come quella di “capetiempe” (capotempo), la notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre alla conclusione con l’anno agricolo quando la natura si spegne il regno dei morti si mescola con quello dei vivi….

Il libro è caratterizzato dal racconto fantastico ma anche dalla realtà geografica
Sì, è una caratteristica di questo libro, ci sono 6 favole e ognuna è collegata con un percorso turistico reale, ci sono i luoghi della favola. Il luogo e il tempo nelle favole sono indefiniti, nel libro invece sono ambientate in posti  che esistono per raccontare il territorio, si entra in un mondo magico per stimolare la fantasia.  Ho inserito il Drago sconfitto da San Leucio da Brindisi ad Atessa, il gigante che dorme sul Gran Sasso.. Ci sono castelli magici, boschi incantati, streghe e folletti,le illustrazioni sono realizzate con la tecnica dell’acquerello. Al termine di ogni fiaba sono allegate due schede: una intitolata “Note su questa storia” e una dedicata all’itinerario turistico, sotto il titolo è inserita anche una morale

Continuerà a raccontare favole?
Sicuramente sì, c’è l’idea di fare un secondo volume anche perché ho raccolto molto più materiale di quello che ho utilizzato…
ANNA BRANDIFERRO

Laura Bongiovanni è medico veterinario, specializzata in anatomia patologica, è attualmente professoressa associata nell’Università degli studi di Teramo, dove svolge ricerche nell’ambito dell’oncologia comparata. Ha sempre avuto una grande passione per gli albi illustrati e la letteratura per l’infanzia