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«Non ci stupiscono le censure della Corte dei Conti alla Regione Abruzzo in quanto erano ampiamente preannunciate dal giudizio di parifica del rendiconto 2012 che si è tenuto per l’Abruzzo, purtroppo, solo nel luglio 2014, laddove tutte le altre regioni italiane avevano adempiuto già nel corso dell’anno 2013. Fatto notorio, infatti, che in tema di approvazione dei rendiconti la Regione Abruzzo versava in un cronico ritardo già dall’anno 2008. La segnalazione della Corte, operata nel quadro normativo della riforma della contabilità pubblica regionale e nello svolgimento delle funzione di ausilio all’organo legislativo regionale, sarà raccolta aumentando ancor più il senso di responsabilità istituzionale da parte non solo della Giunta ma dell’intera maggioranza consiliare, affinché con duro lavoro quotidiano si possa recuperare il troppo tempo perso dalle precedenti amministrazioni regionali. Spiace che, per un mero disguido di trasmissione di documenti, la Corte dei Conti, riunita nella seduta del 17.07.2015, non abbia potuto prendere atto della delibera di Giunta Regionale n. 549 del 26 giugno 2015, con la quale si è dato adempimento proprio ad uno dei rilievi mosso dai Giudici contabili, vale a dire il riaccertamento dei residui attivi, passivi e passivi perenti al 31.12.2013 ai fini della predisposizione del rendiconto generale per l’esercizio 2013. I nuovi adempimenti conseguenti alla riforma della contabilità regionale avviata dal D.Lgs. n.118/11 coinvolgono tutti i servizi dell’ente e non solo gli uffici di ragioneria e bilancio, necessitano di aggiornamenti informatici dei sistemi gestionali e di adeguamenti normativi al regolamento di contabilità dell’ente Regione. In questo senso la Commissione consiliare Bilancio e Affari generali sarà a breve investita dell’esame di un progetto di legge relativo al nuovo ordinamento contabile, elaborato con la collaborazione degli uffici del Consiglio e della Giunta, per affiancare sul versante legislativo il serio lavoro di riforma che sta svolgendo l’Assessore Paolucci, al fine di garantire il riallineamento del ciclo finanziario della Regione Abruzzo, con un piano di ammortamento del disavanzo accertato definitivamente che non pregiudichi le garanzie ed i diritti sociali e di cittadinanza della comunità abruzzese». Maurizio Di Nicola