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Un incontro di oltre due ore ieri tra il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, e i tre consiglieri regionali dissidenti: Andrea Gerosolimo e Mario Olivieri (Abruzzo Civico) e Luciano Monticelli (Pd). Incontro sfociato nella firma di un documento che, da una parte, ossia quella del governatore, viene interpretata come un "sotterrare l'ascia ndi guerra" tanto che il messaggio che si tenta di far passare è che la protesta dei tre 'ribelli' del centrosinistra sia rientrata. Qualche organo di informazione, questa mattina, parlava addirittura di "pace fatta". Ma non è assolutamente così per i diretti interessati che, per voce del consigliere democratico Luciano Monticelli, insiste col chiedere al governo D'Alfonso maggiore condivisione, con la maggioranza. Un incontro, quello di ieri sera, durato oltre due ore tra Luciano D'Alfonso, il suo fedele sottosegretario alla presidenza della giunta, Camillo D'Alessandro, consigliere regionale del Pd, da una parte, ed i tre esponenti del centrosinistra, dall'altra. "Non siamo affatto soddisfatti", commenta il giorno dopo Monticelli. E parlando del documento in cui si sarebbe sancito il rientro della protesta e la pace fatta, dichiara: "E' un documento di poche righe in cui ribadiamo che il governo regionale si deve impegnare ad adottare maggiore condivisione e occorre dare un nuovo impulso all'attività amministrativa. Noi andiamo avanti...", aggiunge il consigliere Pd. La nota diffusa dopo l'incontro recitava, ufficialmente: "Dopo aver riconosciuto e condiviso i risultati raggiunti, si è evidenziata la necessità di dare un nuovo impulso all'attività amministrativa, anche attraverso il metodo del confronto" - si legge nella nota diffusa dalla Regione. I tre consiglieri regionali, che hanno deciso di incontrare le associazioni culturali abruzzesi, non hanno alcuna intenzione di far passare un messaggio di resa. Massima allerta, dunque, sul prosieguo del governo D'Alfonso in Regione, sia in merito ai contenuti delle scelte, sia circa i metodi. Senza il voto in Consiglio di Monticelli, Gerosolimo e Olivieri la giunta regionale non può andare lontano. LUCIANO_MONTICELLI