CASO DISABILI, IL PD ALLA MISTICONI: "ASSESSORE IL SUO TEMPO E' SCADUTO"
Il Pd Teramo prende atto, scrive in una nota, del "perdurante disorientamento e della assoluta assenza di chiarezza della Giunta Brucchi nel fornire risposte certe sui tempi, sulle modalità e sui criteri di risoluzione della delicatissima vicenda dell’assistenza ai disabili e alle loro famiglie". Lo denuncia ancora una volta il capogruppo consiliare Gianguido D'Alberto, ricordando come sia trascorso ormai un mese dalle modifiche apportate "alla vergognosa decisione di tagliare radicalmente a monte l'accesso ai servizi assistenziali per i disabili, registriamo come sia stato totalmente sconfessato l’impegno di chiudere tutta la procedura nell’arco massimo di due settimane". Prosegue D'Alberto: "Come tutti temevamo il tempo si sta inesorabilmente dilatando e le risposte dell’amministrazione continuano ad essere vaghe e contraddittorie, in particolare sulla tempistica relativa alla pubblicazione e all’applicazione della nuova graduatoria, in merito alla quale le ultime balbettanti dichiarazioni dell’Assessore competente spostano il termine addirittura a fine ottobre". Il Pd contesta il ritardo: "E’ assolutamente inaccettabile che famiglie che rappresentano l’anello più debole della nostra collettività siano costrette ormai da tre mesi a vivere senza adeguata assistenza sociale, rivendicando invano e con dignità un diritto fondamentale che questo penoso centrodestra cittadino ha trasformato in concessione graziosa". Una situazione che testimonierebbe "l’inaffidabilità di questa amministrazione e della sua incapacità di mantenere qualunque impegno con i cittadini, con l’aggravante che nella fattispecie a pagare sono le persone più deboli". Poi l'affondo contro l'assessore al Sociale, Valeria Misticoni: "In ogni caso, Assessore, il suo tempo è scaduto. Il tempo è scaduto, Assessore, perché approvare una graduatoria in prossimità della fine di quest’anno significa di fatto applicare i nuovi criteri solo per il residuo scorcio temporale del 2015 a fronte di un sacrificio profondamente ingiusto cui sono state costrette le famiglie interessate per mesi".