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Chiede chiarezza, una volta per tutte, ai segretari provinciale, regionale e nazionale, Minosse, Rapino e Renzi, il Pd di Campli. O meglio, così come si firma nella nota, l'area renziana del Partito democratico, contestando l'inutile attesa di un'apertura al confronto annunciata ma mai arrivata, a due anni dalla sconfitta elettorale e dalla vittoria della lista dell'avvocato Pietro Quaresimale, oggi primo cittadino. "Vogliamo la tessera del PD", scrivono nella nota, "Perché si nega la tessera a chi la chiede? Basta con “i signori delle tessere” E’ grave che non ci sia stata nessuna riflessione politica a seguito dei risultati del 2014 e nessuna manifestazione di apertura e disponibilità verso quanti hanno dato ed intendono dare un contributo fattivo alla crescita del PD e alla sua affermazione a Campli". E ancora: "Mentre il Presidente Renzi, che abbiamo sostenuto con forza, è impegnato nel rinnovamento del Paese, a Campli la minoranza nazionale, ha condotto il PD al suo più squallido isolamento e totale chiusura. Il Pd è nato soprattutto per includere e non escludere, dentro regole e pratiche condivise. Che significa trasparenza, partecipazione, iniziativa. Ora invece sia le regole statutarie sia le pratiche delle stesse primarie sono state soltanto occasione di una “conta” interna escludendo poi qualsiasi dissenso, alla faccia della democrazia e del rinnovamento". Conclude la nota: "Non è questo il PD che vogliamo. A Campli ci sono le possibilità di una bella presenza e non di una “nicchia di potere” funzionale soltanto ad alcuni e nel loro esclusivo interesse". logo_PD_44361