L'INTERVISTA / MORRA: «ASCOLTERO' TUTTI, PERCHE' NASCA UNA COALIZIONE SU UN PROGRAMMA, MA NON ACCETTERO' ATTEGGIAMENTI OSTATIVI INSPIEGABILI, NE' INGIUSTIFICATI PERSONALISMI»
Quello del Centrodestra è, in questo momento, un curioso paradosso. Da una parte, il gruppo civico di Al Centro per Teramo (Mauro Di Dalmazio), Azione Politica (Rudy Di Stefano) e Abruzzo Civico (Giulio Cesare Sottanelli) che vuole il rinnovamento in discontinuità e identifica Giandonato Morra quale candidato Sindaco. Dall'altra: Forza Italia (Giacomo D'Ignazio), la Lega (Roberto Canzio), Futuro In (Paolo Gatti) e la civica "Oltre" (Federico Agostinelli), che vuole sempre il rinnovamento in discontinuità e identifica sempre in Giandonato Morra il candidato Sindaco. In mezzo, proprio Giandonato Morra con Fratelli d'Italia, cui spetta adesso il tentativo di trasformare in coalizione due schieramenti che vogliono tutti e due le stesse cose, ma non si parlano... per l'astioso retaggio delle note vicende dell'ultimo triennio di Brucchi.
Dunque, adesso, tutto è nelle mani di Giandonato Morra, all'esito del suo mandato esplorativo, che non ne fa ancora "ufficialmente" il candidato Sindaco
«No, ufficialmente non ancora - commenta lo stesso Morra - ho raccolto ampie convergenze sul mio nome, ma non c'è ancora da parte mia quella che si può definire una accettazione ufficiale...»
Cosa manca?
«Manca ancora la coalizione, per come la intendo io, sulla base di una costruzione programmatica condivisa, che possa dare una applicazione possibile a quelle istanze di rinnovamento che ho raccolto da tutte le espressioni politiche e che sono anche le fondamenta stesse della mia disponibilità»
In sostanza, bisogna mettere d'accordo i due gruppi..
«Nelle prossime ore, io sentirò tutti e organizzerò, nei tempi più opportuni, una riunione cumulativa di tutte le varie posizioni, perché si possa arrivare ad una vera sintesi sulla base di un programma, e far nascere la rinnovata coalizione di centrodestra...»
Non sembra un'impresa impossibile
«Mi auguro che non lo sia, anzi, ma una cosa è certa: qualora mi trovassi davanti ad atteggiamenti ostativi o inspiegabili, o magari a manifestazioni di personalismi non giustificabili, che possano mettere a rischio la nascita della coalizione, mi sentirò nel pieno diritto di poter la decisione che riterrò più giusta... nessuna esclusa»