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«Se questo è il gioco, è un gioco che non ci piace…». E’ amareggiato, Roberto Canzio, coordinatore comunale della Lega, a poche ore dalla riunione che ha assegnato a Giandonato Morra un mandato esplorativo per creare la coalizione. E’ amareggiato, perché sul comunicato che ufficializza quell’incarico, c’è anche il suo nome, eppure: «Io ero stato invitato ad un incontro con Futuro In e Forza Italia, per parlare con Morra e valutare, ma solo a livello di discussione, la creazione della coalizione allargata, perché avevo precisato più che chiaramente che ogni decisione politica sulla candidatura a Teramo, sarebbe stata presa a livello regionale, e invece…»   E invece adesso c'è chi parla dell'avvenuta investitura a Morra «E non solo, perché alla riunione c’era Giacomo D’Ignazio per Forza Italia e poi, alle 23,30, con una telefonata di Brucchi scopro che Forza Italia non aveva delegato nessuno e che D’Ignazio era presente a titolo personale… ma che gioco fanno?»   Insomma, la guerra brucco-gattiana continua «Ma non mi interessa, io non mi voglio mettere in mezzo alle loro questioni, e di certo la Lega non ha alcun motivo per partecipare a questo inutile scontro, ma la colpa, se proprio volete un mio parere, è del coordinatore regionale di Foirza Italia, Nazario Pagano, che prima non ha risolto il problema della fine della Giunta Brucchi, e adesso non chiarisce chi sia delegato a parlare per il partito… così, mi dispiace, ma a noi non interessa…»   Eppure, Morra non sarebbe un candidato sgradito alla Lega «Assolutamente no, ma io non sto mettendo in discussione il valore di Giandonato, ma la sua è una candidatura che deve nascere sulla base di un percorso politico che si deve costruire a livello regionale, io non posso essere invitato ad una chiacchierata organizzativa, partecipare spiegando di non avere alcun ruolo trattante e poi ritrovarmi firmatario di un’investitura, mentre Forza Italia litiga sul fatto che Giacomo D’Ignazio fosse o meno delegato… ma a che serve? Che gioco è? Sto rivivendo le atmosfere che mi hanno portato a scegliere un percorso tutto nuovo, e non mi piace, ma soprattutto non piace alla Lega e ne ho già parlato col coordinatore regionale Bellachioma…»   E che avete deciso? «Che se questo è il gioco, noi possiamo anche non giocare, ma restare fedeli alle nostre regole di correttezza, incontrare i partiti a livello regionale, e infatti Bellachioma incontrerà Quagliariello nei prossimi giorni, e poi valuteremo la proposta politica, il programma e decideremo, ma non ci spaventa affatto la possibilità eventuale di dover andare da soli… »   Vuol dire che la Lega potrebbe non far parte della coalizione? «Vuol dire che la Lega ritiene che questa città meriti una diversa serietà da parte di tutti, che le guerre inutili tra gli schieramenti o interne ai partiti, non servono alla politica, ma soprattutto non servono alla città e ai cittadini… siamo in una situazione stucchevole, si stanno perdendo tempo ed energie e noi non siamo assolutamente disponibili a partecipare a questo gioco…»   Adesso che succederà? «Per quello che riguarda la Lega, sarà il partito a decidere, a livello regionale, quale posizione assumere… e mi auguro che tutti facciano nel frattempo un passo avanti, mettendo da parte personalismi e divisioni, per pensare all’unica cosa che conta davvero: il bene di Teramo»