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r mercante 278x300«Il trasferimento di due strumenti di Eco-Endoscopia predisposto dalla Asl di Teramo dall’Ospedale Civile di Teramo a quello di Atri suggerisce dubbi di non poco conto sulla garanzia della salute dei cittadini della provincia e sulla conduzione stessa dell’azienda sanitaria, dubbi confermati anche dalla recente bocciatura dell’ultimo atto aziendale, rileva il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Riccardo Mercante.
L’Ospedale di Teramo, infatti, dotato di un eccellente servizio di endoscopia con tre sale endoscopiche, è un punto di riferimento per tutte le specialità chirurgiche, oncologiche e radiologiche; l’eco-endoscopia al suo interno completa l’iter sia diagnostico che operativo di tutte le patologie afferenti l’apparato digerente.
Pensare di privare l’Ospedale del capoluogo di uno strumento come questo - sottolinea Mercante - significherebbe impoverire l’intero presidio di una metodica essenziale oltre che aggravare i problemi organizzativi, provocare un sovraccarico della spesa sanitaria e non garantire la possibilità di far fronte alle urgenze.
A ciò si aggiunga – continua il Consigliere regionale - che a soli 20 km di distanza da Atri, presso l’Ospedale di Pescara, è già esistente un servizio di Eco-Endoscopia diagnostica/operativa; se si considera che la maggior parte della popolazione della provincia è situata a nord della Regione e che l’Ospedale di Teramo è quello di riferimento, ancora più irragionevole appare la scelta del manager Fagnano e del direttore sanitario Maria Mattucci di privare il proprio nosocomio degli strumenti di Eco-Endoscopia.
Il richiamato trasferimento, conclude Mercante, non trova alcuna giustificazione né dal punto di vista epidemiologico/geografico né da quello assistenziale/organizzativo; avere dotato l’Ospedale di Teramo di un servizio di endoscopia anche con la creazione di tre sale e privarlo di strumentazione adatta a svolgere una prestazione simile crea disagi nella predisposizione di diagnosi e terapie adeguate che potrebbero rivelarsi fatali per il paziente.
È doveroso, pertanto, che la Regione Abruzzo si attivi affinché l’Unità operativa complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia dell’Ospedale Civile di Teramo non subisca il depotenziamento di un reparto di eccellenza e possa continuare a garantire agli utenti una copertura adeguata a sostenere le esigenze della salute degli stessi».