Dopo le sollecitazioni del sindaco di Valle Castellana, Camillo D’Angelo, che anche attraverso gli organi di informazione ha contestato lo “stato disastroso” delle strade, Renzo Di Sabatino in una nota ufficiale precisa una serie di aspetti.
La Provincia ha competenze in materia di viabilità, precisa nella lettera al Sindaco il Presidente ma: “i dissesti denunciati sono estranei alla nostra competenza proprio per effetto della particolare orografia del territorio e le nostre strade risultano danneggiate della fragilità geologica dei siti sui quali insiste, fragilità per le quali sono stati richiesti finanziamenti agli organi competenti in materia di prevenzione del rischio idrogeologico, ovvero alla Regione Abruzzo”.
E’ la Regione Abruzzo (in attuazione dell'art. 3 della L.R. 24 1993, n. 72 e dell'art. 108 del D.Lgs. 112/1998) che “predispone annualmente un piano di interventi urgenti da attuarsi sul territorio regionale finalizzato alla prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico; secondo l‘articolo 1 della citata legge, il piano deve contenere l'indicazione dei comuni nel cui territorio sono previsti gli interventi, le relative somme e i soggetti attuatori”.
“Consapevole della gravità della situazione, nel novembre 2014, appena insediato, ho sollecitato e ottenuto un sopralluogo con il responsabile della Protezione Civile Nazionale Franco Gabrielli e con Luciano D’Alfonso che nel giugno 2014 era stato nominato Commissario straordinario per la difesa del suolo. Nel 2016 la Provincia, nell’ambito dei RENDIS (repertorio nazionale degli Interventi per la Difesa del Suolo) ha presentato un’ampia documentazione sul dissesto idrogeologico dei versanti di Valle Castellana di cui ho piena contezza anche perche’ l’ultimo sopralluogo l’ho fatto il 22 aprile”.
Quindi, Renzo Di Sabatino, sottolineando che le “ingenti cifre investite dalla Provincia in questi quattro anni non hanno risolto la situazione ma certamente l’hanno migliorata” invita il sindaco Camillo D’Angelo a sostenere la richiesta della Provincia alla Regione Abruzzo di un “risolutivo intervento di mitigamento idrogeologico”.