Un bilancio di 104 milioni con entrate in conto capitale per 50 milioni di euro. Quest’ultimo dato è quello più indicativo del documento di programmazione dell’ente approvato a maggioranza ieri sera dal Consiglio Provinciale; si tratta di risorse non reperite attraverso i canali dell’imposizione tributaria ma con entrate straordinarie che derivano dalla partecipazione a bandi e progetti, dai trasferimenti della Regione (Masterplan), dai fondi per il sisma (per la sistemazione di scuole e strade), da uno stanziamento specifico del Governo (legge di Bilancio) per la manutenzione straordinaria delle strade (1 milione di euro).
“L’ultimo bilancio di questa amministrazione e presentato in tempo utile – dichiara il presidente Renzo Di Sabatino – un bilancio che testimonia una buona capacità di lavoro e di spesa dell’ente, che lascia un patrimonio di opere, progettazioni e finanziamenti per i prossimi mandati: una buona notizia anche per il mondo dell’impresa e del lavoro. Tante delle azioni che abbiamo messo in campo vedranno la luce nei prossimi anni e credo che questo rappresenti il valore aggiunto di una amministrazione sana. Intanto siamo fra le Province che un bilancio lo approvano, sono tante, in Italia che non riescono a chiuderlo e che continuano ad avere condizioni di dissesto e predissesto. Questa situazione non può perdurare, la mancanza di un Governo aggrava non poco una situazione che è strutturale, che non si può risolvere con provvedimenti saltuari ma solo restituendo alle Province la piena autonomia finanziaria, oggi di fatto viviamo di finanza derivata e contrattata ogni anno, e la definizione del ruolo”.
Alcuni elementi positivi sul piano finanziario: la riduzione del taglio operato dal Governo (siamo passati dai 15 milioni dello scorso anno a meno di 6 milioni di euro), la “restituzione” da parte della Regione, grazie ad una sentenza della Cassazione, di 2 milioni e 300 mila euro per la spesa anticipata dall’ente per il trasporto disabili.
Punto dolente, i trasferimenti correnti, quelli per le spese ordinarie dei servizi, che in questi anni hanno rappresentato, come ribadito dall’Upi, nella recente audizione alle Camere per la relazione sul DEF (Documento unico di programmazione) il vero nodo “istituzionale e finanziario delle Provincie: "E' tempo di ripristinare e consolidare in maniera strutturale l’equilibrio nei bilanci provinciali……Così come bisogna attuare finalmente il principio dell’autonomia di entrata e di spesa dell’art. 119 Cost., attraverso un sistema certo di tributi propri, compartecipazioni e fondo perequativo, che, avendo individuato i LEP, possa garantire a “fabbisogni standard” l’integrale copertura finanziaria in ordine alle funzioni esercitate dalle Province” ha dichiarato Achille Variati, presidente dell’Upi.
Nonostante le annose difficoltà finanziarie strutturate, la Provincia, come sottolineato dal consigliere provinciale delegato al Bilancio, Mario Nugnes, in consiglio provinciale: “Per la prima volta dopo anni le Province tornano ad avere un bilancio pluriennale e va letto come un segnale positivo circa il futuro dell’ente che è riuscito a intercettare numerosi finanziamenti straordinari, una testimonianza del buon lavoro svolto da questa amministrazione e dai suoi dipendenti. A fronte delle tante oggettive difficoltà nelle quali operiamo devo dire che sono fiero di questo risultato. I numeri del bilancio, oggi, consentono all’ente di contrarre mutui per svariati milioni, segno di un ottimo stato di salute e, naturalmente, un’ottima notizia anche per i cittadini”.
Fra le entrate correnti vanno citate quelle per la Tefa (dopo l’operazione di recupero nei confronti dei Comuni) di circa 2 milioni e 400 mila euro; l’imposta provinciale di trascrizione (8 milioni e 500 mila euro); l’imposta sulle assicurazioni auto (11 milioni di euro).
Per quanto riguarda la spesa per gli investimenti sul pluriennale troviamo i 15 milioni (Masterplan) per le manutenzioni straordinarie della rete stradale; 20 milioni per gli interventi sulle strade danneggiate dal terremoto; 4 milioni di euro per il completamento dei lavori sulle strade del comprensorio Prati di Tivo-Pietracamela-Fano Adriano. Per quanto riguarda le scuole ci sono circa 12 milioni e 250 mila euro previsti per la spesa corrente (manutenzioni ordinarie e acquisto di beni e servizi); 5.379 mila euro per la sistemazione del Pascal di Teramo (fondi sisma); 2 milioni e 115 mila euro per il Melchiorre Delfico (Fondi sisma); 750 mila euro per l’ITI Cerulli di Giulianova.
Dai banchi dell’opposizione Severino Serrani ha rivolto una sollecitazione per la “frana che insiste sulla provinciale 43, prima di arrivare ai Prati di Tivo, mi auguro che venga rimossa prima della stagione estiva”. Serrani, nel suo intervento, ha avanzato critiche, fra le altre cose: “sui ritardi che stanno accumulando alcune opere pubbliche con fondi stanziati” in particolare ha fatto riferimento “ai lavori nelle scuole superiori, al Ponte sul Vomano, ancora in fase di esproprio, al porto turistico di Roseto”. Ha criticato la scelta della Regione Abruzzo di affidare il “pacchetto” delle manutenzioni straordinarie delle strade provinciali della Val Fino ad un raggruppamento di Comuni con capofila Castilenti: “Una scelta che rischia di dilatare di molto i tempi di realizzazione”.
Rispondendo al consigliere Domenico Pavone circa i tempi di trasferimento della ex 553 dalla Provincia all’Anas, il consigliere delegato Mauro Scarpantonio ha annunciato che: “il passaggio è ufficialmente operativo da ieri; materialmente, le due strade che l’Anas ha accettato di riprendersi, la exx 553 (Silvi-Atri) e la 259 (Val Vibrata) saranno consegnate il primo luglio”.
Sulle scuole è intervenuto il consigliere delegato Mirko Rossi, il quale dopo aver precisato che: “questa amministrazione si è trovata a recuperare del tempo perso nella precedente amministrazione” e che prima di far partire i lavori “responsabilmente dopo i terremoti, abbiamo testato la vulnerabilità sismica di tutte le scuola, siamo la prima e ad ora l’unica Provincia ad avere tutte le strutture con indice di vulnerabilità” ha dichiarato che la maggior parte dei lavori è stata avviata e “in alcuni casi conclusi e che ci sono molte altre opere sul pluriennale perché dovevamo attendere l’ufficialità dei finanziamenti”.
Ufficialità che per alcune di essere è arrivata ieri dalla Regione. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, con l’ordinanza n. 56 del 10 maggio scorso, ha approvato il secondo programma degli interventi di ricostruzione, riparazione e ripristino delle opere pubbliche nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a partire dal 24 agosto 2016. Per quanto riguarda la Provincia risultano finanziati: il liceo artistico “Montauti” per 4.927.365 euro; il secondo plesso del “Comi” a Teramo per 2.881.770; il palazzo della Prefettura per 5.000.000 euro e la Casa del Mutilato per 450 mila euro.