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francesco mastromauroIl sindaco Francesco Mastromauro si dice sconcertato dalle dichiarazioni rilasciate recentemente da Sandro Mariani, capogruppo del PD in Consiglio regionale, relativamente al via libera dato dalla Regione al nuovo ospedale di Teramo.
“Sconcertato è dir poco”, premette subito il sindaco. “Sandro Mariani, da quanto ho letto sugli organi di stampa, ha infatti dichiarato che per la realizzazione della nuova struttura si utilizzeranno i fondi programmati ex art. 20 in edilizia sanitaria. Per intenderci quelli destinati alla realizzazione del nuovo ospedale di Giulianova. Aggiungendo peraltro, quasi beffardamente, come non sfugga il mantenimento dell'impegno verso l'intervento da realizzarsi sulla struttura di Giulianova. Ma vogliamo scherzare? Stando così le cose, infatti, siamo al cospetto di un vero scippo ai danni non solo di Giulianova ma dell'intero territorio che fa capo al Maria SS. dello Splendore. Eppure – prosegue il sindaco – nemmeno un mese fa, il 31 marzo a Pescara, nel corso della riunione convocata dal governatore Luciano D'Alfonso e presenti, con lo stesso Mariani, anche gli assessori Silvio Paolucci e Dino Pepe, il manager della ASL Roberto Fagnano, i consiglieri Luciano Monticelli e Giorgio D’Ignazio nonché il presidente della Provincia di Teramo Renzo Di Sabatino, s'era detto chiaro e tondo che le somme della legge speciale sul terremoto sarebbero state destinate alla costruzione di un nuovo presidio ospedaliero a Teramo mentre le risorse degli accordi di programma sarebbero state impiegate in progetti di riqualificazione e rilancio dell'ospedale di Giulianova. Una volontà non a caso o ribadita lo scorso 11 maggio dal manager Fagnano, alla presenza mia e del vescovo di Teramo-Atri mons. Lorenzo Leuzzi, nel corso dell'inaugurazione del reparto di Cardiologia dell'ospedale giuliese. Per cui – conclude Mastromauro - a questo punto delle due l'una: o Mariani mente, oppure il governatore D'Alfonso e il manager Fagnano hanno detto il falso. Basta con il gioco delle tre carte ai nostri danni! Vogliamo quindi una smentita e pretendiamo chiarezza e rispetto. Così come attendiamo ancora una pronuncia sulla nostra proposta di riordino del sistema ospedaliero nella provincia di Teramo basata, come noto, su due ospedali di 1° livello: uno a Teramo e l'altro sulla costa”.