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Pineto, il paese della propaganda. Arrivando a Pineto, si incontrano i simboli che testimoniano l’esistenza di una ipocrisia che per troppo tempo ha dominato il paese.
Infatti, all’ingresso del paese si trovano cartelli con la scritta “comune operatore di pace”, oppure “paese denuclearizzato” e qualche volta si incontra, la più banale insegna, con la scritta più rassicurante che dice semplicemente “benvenuti”.
Tuttavia, l’insegna più adatta per Pineto, che meglio rappresenterebbe questa amministrazione, sarebbe: “Paese della propaganda”.  E' quanto sostiene in una nota Santino Ferretti del Movimento Cinque Stelle di Pineto che prosegue:
«Purtroppo, ai nostri occhi e sempre più agli occhi dei cittadini, vi è solo dissesto economico e finanziario, dissesto del territorio e dissesto culturale. Qualche mese fa il Comune ha incassato sette milioni di euro; tutte le buone famiglie, quando hanno delle entrate straordinarie, destinano parte di esse ad un accantonamento per eventuali urgenze. La maggioranza di Pineto, invece, ha speso tutto il tesoretto in modo inutile, finalizzato a fare consenso, al punto che si è manifestato un buco di 350.000 euro e adesso non hanno i soldi per coprirlo.
Senza tante preoccupazioni, hanno pensato bene di togliere i soldi dal plesso scolastico che vorrebbero costruire a Borgo Santa Maria, quello che hanno propagandato come polo scolastico, poi declassato a plesso, perché smascherati dalla minoranza.
Sempre in tema di propaganda, ultimamente abbiamo assistito ad un avvenimento molto interessante e desolante allo stesso tempo: l’inaugurazione del tratto di pista ciclabile che congiunge la Torre di Cerrano a Pineto. La cerimonia, con tanto di foto celebrativa del Sindaco, ha avuto luogo In occasione della biciclettata Adriatica. Tutto molto bello, se non fosse che poche ore dopo il famigerato taglio del nastro, venissero ricollocate le transenne all’ingresso del percorso rende il percorso inaccessibile.
A questo punto ci siamo insospettiti e, chiedendo agli uffici di competenza, abbiamo appurato che di quel tratto non vi è ancora la fine dei lavori, non vi è riconsegna, sia pure parziale dei lavori e non vi è quindi nessun collaudo amministrativo. Eppure la Giunta ha proceduto, con tanto di vassalli al seguito, alla inaugurazione per poi, appena inaugurata, richiudere la pista in quanto non completata e quindi non inaugurabile.
Riteniamo questo modo di fare altamente irrispettoso nei confronti dei cittadini, rimarcando l’immaturità di questa amministrazione.
La natura di chi ci governa oramai è chiara, non vi è idea di paese, non vi sono competenze e non vi è cultura politica, ma solo spiccate capacità propagandistiche.
Ai pinetesi l’ardua sentenza», concude il M5S..