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Paolo Gatti sparisce dalla rosa dei candidati alle regionali e diserta il comitato di Forza Italia ma invia il suo fido Giacomo D'Ignazio a sentire quello che accade. C'è anche Brucchi seduto nella sala per ribadire a tutti che se Teramo ha perso il Governo della Città è stata solo colpa di Gatti ma questo oramai lo sanno davvero tutti.

Mauro Febbo e Umberto Di Primio restano così i soli a contendersi la nomination da possibili candidati presidente alla Regione del dopo D'Alfonso. La parola d'ordine che tanto piace a Nazario Pagano è restare uniti. Il segretario regionale ha anche il coraggio di lanciare un avvertimento alla Lega di Giuseppe Bellachioma: tocca a Forza Italia e non a voi esprimere il nome dell'aspirante Governatore del dopo Luciano D'Alfonso ma si sa già che Pagano sarà presto smentito dai fatti perchè anche la Lega esprimerà eccome se lo farà, il suo candidato e così la filastrocca di Pagano insieme si vince, non sarà tenuta da conto da nessuno: neppure dalla stessa Forza Italia. Intanto il 14 luglio si terranno gli Stati generali degli azzurri a Pescara con Antonio Tajani e una delle due tra le ex ministre, Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna.

Ieri sera si è parlato della debacle del centrodestra a Teramo. Tristissima la nota di Pagano su quanto accaduto a Teramo quando scrive che: «Quando il centrodestra si presenta unito e compatto vince sistematicamente (bastaaaaaaa)», premette Pagano che però specifica che Morra è espressione di Fratelli d'Italia e che a Teramo l'accoppiata Forza Italia-Futuro In ha «intercettato un voto ogni cinque». Ma evita di rinfacciare alla Lega il dato deludente del 6% al primo turno teramano.

Anche il coordinatore di Azione Politica Zelli dice la sua con un'altra nota: «Abbiamo toccato il fondo, adesso uniti alle regionali», scrive Zelli. «L'esito del ballottaggio a Teramo ha confermato quello che da sempre affermiamo: le civiche sono quelle che fanno pendere l'ago della bilancia, sono decisive».

Sulla graticola come è giusto che sia è finito l'assente Paolo Gatti, capro espiatorio della sconfitta che annuncia per oggi un comunicato con la più drastica delle autopunizioni: l'addio alla politica come detto mesi fa e scritto in una bella letterina che ha fatto vedere a Gianni Chiodi tempo fa e che tutti i teramani si aspettano che ora la porti da un notaio per avere la certezza matematica della chiusura di questo capitolo per il bene della Città di Teramo, di giovani, meno giovani e anziani.