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Il Governatore D'Alfonso si dimetterà il 7 settembre e la Regione tornerà al voto, secondo lui, solo nella primavera del 2019 e non come dicono tutti a novembre. Sarà così? Vedremo. Una cosa è certo però, D'Alfonso ha annunciato le sue dimissioni per il 7 settembre. In cinquantadue mesi di governo regionale ha percepito 452mila euro di indennità nette, speso zero euro in hotel, percorso oltre 435mila chilometri che corrispondono a 79mila euro spesi in carburante per l'auto istituzionale, ha detto ai giornalisti. Persino il numero delle lettere anonime ricevute, in totale 21, è riportato nel libro-bilancio del governatore-senatore, Luciano D'Alfonso, che ieri, giocando d'anticipo sugli avversari politici, ha di fatto svelato il giorno del suo addio alla Regione.La data fatidica è come detto, il 7 settembre prossimo. Una giornata che D'Alfonso dice di voler celebrare in pompa magna all'Aurum di Pescara, che ha già prenotato per quel venerdì, dopo aver avuto la certezza di un'altra data per lui decisiva. L'11 luglio prossimo, infatti, si insedierà la giunta delle elezioni del Senato con la nomina del suo presidente, che potrebbe essere il riconfermato Dario Stefano. Certo è che per il 7 settembre D'Alfonso avrà già firmato le sue dimissioni dalla Regione e la macchina delle elezioni sarà partita. Ma lui è convinto che non si tornerà al voto entro l'anno. ma solo nella primavera del 2019. Intanto ha già fatto stampare il libro dei sui 1.500 giorni da governatore: sedici ore di lavoro al giorno, per un totale, in quasi cinque anni, di 19mila ore; 278 sedute di Giunta e 3.562 delibere adottate; 497 incontri istituzionali a Roma e 18 missioni all'estero; 241 Comuni abruzzesi visitati; 5.313 euro di spese di telefonia per le utenze assegnate al presidente; e oltre 2,8 miliardi concessi dalla Regione alle città delle quattro province, con Teramo che ha ottenuto più di tutti: 840 milioni di euro.