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“Lo sbarramento all'8%, previsto dalla proposta di modifica alla legge elettorale in vigore voluta dalla maggioranza presso il Consiglio regionale abruzzese, è l'ennesimo colpo di mano della sinistra contro la sinistra”. Lo dichiara l'avv. Vincenzo Di Nanna, segretario di Amnistia Giustizia e Libertà Abruzzi.
“Questo colpo di mano, che si unisce al ricalcolo dell'assegnazione dei seggi, non è che un maldestro tentativo di cambiare le regole del gioco nella vana speranza di mantenere un monopolio politico già ampiamente respinto dall'elettorato in tutta Italia. Il caso particolare dell'Abruzzo, però, è a suo modo emblematico: un partito che si è distinto per il non-governo sulle questioni cruciali, dalla sanità alla giustizia, anziché aprire una riflessione più ampia possibile sul proprio futuro s'ingegna unicamente su come precludere di fatto ad altri soggetti politici di portare avanti le loro proposte in sede istituzionale”, prosegue Di Nanna.
“Sembra che l'unico obiettivo del PD sia rimasto quello di fare fuori la sinistra, da quella liberale fino ai comunisti, in assenza di una visione politica definita e di conseguenza degli strumenti necessari a fare opposizione nella prossima stagione. Nel ribadire la natura profondamente antidemocratica di questo provvedimento, ci associamo a Maurizio Acerbo nell'auspicio che i consiglieri, prima di votare una simile abnormità, si mettano una mano sulla coscienza”.image.png