Ci vorrà ancora un po' di tempo per l'ufficialità, ma si fa strada con insistenza la possibilità che l'Abruzzo torni al voto per le elezioni regionali nel prossimo anno, a febbraio o più probabilmente a marzo. Al netto di norme tutte da interpretare, e su cui maturerà lo scontro, al momento si tratta solo di uno scenario, che incontra, però, più di qualche conferma. Il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, che nei giorni scorsi era stato incalzato dal centrodestra, ieri ha convocato un vertice con i tecnici da cui è maturata una tempistica: «Entro e non oltre il 16 agosto», cioè dopodomani, verrà siglato l'atto di scioglimento del Consiglio regionale. Il passaggio, nodale dopo la presa d'atto delle dimissioni del governatore Luciano D'Alfonso, è stato ufficializzato da una nota stringata: «Il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio ha riunito all'Aquila, a Palazzo dell'Emiciclo, la direzione Affari istituzionali e della Presidenza del Consiglio, per valutare gli atti e gli adempimenti conseguenti le dimissioni del Presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso. Il Presidente ha chiesto agli uffici di definire e predisporre il decreto di scioglimento del Consiglio regionale dell'Abruzzo, per la sottoscrizione entro e non oltre il prossimo 16 agosto 2018 con la contestuale notifica al vicepresidente Giovanni Lolli ed ai Consiglieri regionali».