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sindaco enio pavone 1È surreale leggere su i giornali di questa mattina le accuse di inadeguatezza che l’ex vice sindaco Mariastella Urbini rivolge al sindaco Sabatino Di Girolamo a causa di un errore fatto dagli uffici nelle convocazioni alla selezione per il Capo di Gabinetto. Errore di cui peraltro ha fatto pubblicamente ammenda sui social la stessa impiegata trascinata suo malgrado nel volgare tritacarne di polemiche sterili.
Sterili poiché il “caso” del capo di Gabinetto montato ad arte dal gruppo di Enio Pavone svela quali fossero i metodi di chi ci amministrava in passato oltre che prestare l’avvocato Urbini a una brutta figura. La Urbini infatti, sia da avvocato che da e ex amministratore di questo Comune dovrebbe sapere che gli atti che riguardano le selezioni, come nel caso del capo di Gabinetto, fanno capo esclusivamente gli uffici amministrativi e che la politica (per fortuna) si tiene a debita distanza dalle procedure. Non spetta al sindaco infatti raccogliere le domande, valutare la congruità dei requisiti e convocare i candidati. l sindaco spetta la scelta finale certo, ma non deve occuparsi della composizione della rosa degli aspiranti candidati. La Urbini, così come l’intero gruppo di Enio Pavone finge invece di non conoscere questi passaggi e se davvero così fosse la circostanza sarebbe piuttosto grave e sintomatica di un modus operandi che invece , forse, era appannaggio dell’ex sindaco. Se così fosse allora dovremmo prendere quelle dichiarazioni come l’ennesima occasione con cui Roseto al Centro aziona quella macchina del fango che è l’unico strumento su cui si regge il loro lavoro d’opposizione. Le accuse mosse al sindaco non lo riguardano come non riguardano l’intera classe politica che regge l’amministrazione. La Urbini ci definisce “dilettanti allo sbaraglio” per aver semplicemente tutelato l’ente da un errore degli uffici preposti. Piuttosto, visto che loro continuano a definirci “dilettanti allo sbaraglio” vorremmo sapere quale definizione sarebbe appropriata per la sua amministrazione, visto che ha dimenticato di inserire 3 milioni di euro nel bilancio 2016. Siamo certi che la Urbini, da bravo avvocato, sappia quali aggettivi possano essere calzanti per una simili “dimenticanza” che certamente non va derubricata nel dilettantismo, ma in qualcosa di ben più grave visto che in ballo c’erano i soldi dei rosetani.