Il direttore del dipartimento regionale Infrastrutture e Trasporti Emidio Primavera ha avvisato, il 20 agosto scorso, la Provincia di Teramo dell'avvio della procedura di decadenza del finanziamento di 6 milioni di euro per realizzare il nuovo ponte sul fiume Vomano. In poche righe, in base a quanto riporta oggi il quotidiano Il Centro, la Regione rifila una doccia fredda all'ente locale teramano che viene testualmente accusato di inerzia e disinteresse.
Per cui accade, che dopo i 43 morti di Genova, la sicurezza non puo' più attendere, servono fondi importanti subito e così si inizia con la Provincia di Teramo che ha "dormito" in questi anni e non ha speso i soldi destinati al ponte sul fiume Vomano. I lavori non sono ancora partiti nonostante la lettera di sollecito inviata nel giugno scorso. Stessa cosa per il ponte del Bivio di Campiglio a Campli dove bisognava fare lavori di miglioramento sismico. Anche qui i lavori non sono mai partiri e saranno oggetto di revoca. La Regione nel rapporto inoltrato al Ministero parla di fondi per oltre 247 miilioni, di questi alla Provincia di Teramo erano stati destinati oltre 87 milioni di euro e di questi, 13 milioni non sono stati spesi sul territorio.
Il 9 marzo scorso fu firmato il contratto per la realizzazione del nuovo ponte sul Vomano che collegherà i comuni di Castellato e Cellino. Complessivamente dovevano essere investiti 5.889.561 euro. II fondi sono quelli stanziati dalla Regione Abruzzo, l’Ati affidataria è costituita dal raggruppamento di imprese "Di Eleuterio e Di Sabatino".
Il ponte, lungo 80 metri, attraversa il Vomano in un tratto caratterizzato da consistenti fenomeni erosivi. Il tratto stradale di connessione al ponte è lungo complessivamente 1.500 metri circa; la larghezza della strada di 10,50 metri.
I lavori del ponte dovevano costare 3.716.000 euro mentre erano previste 2.173.425 per somme in amministrazione.
L’opera, da capitolato, doveva essere realizzata in 180 giorni lavorativi fu detto alla stampa il 9 marzo scorso.
Adesso la Regione rivuole indietro i sei miloni di euro del Ponte sul fiume Vomano, il Presidente Di Sabatino sarà costretto a riconsegnare il "malloppo"?