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provinciaProsegue l'inchiesta del quotidiano Il Centro che oggi mette in evidenza un'indagine sui ponti in provincia di Teramo e i cui risultati sono particolarmente interessanti.

Il ponte più a rischio si trova, secondo il quotidiano abruzzese, a Garrufo di Campli. Il più sicuro ad Abbateggio nel Pescarese.Dalle carte della Regione emerge un quadro preoccupante a metà per ciò che riguarda le indagini eseguite dalle Province sui ponti abruzzesi per calcolarne gli indice di vulnerabilità sismica (alfa slv).

Sono 125 le infrastrutture che dovevano essere sottoposte a monitoraggio. Ma fino al 28 agosto scorso, solo per trenta ponti erano noti gli indici di sicurezza sismica. Per quanto riguarda la Provincia di Teramo, il valore più preoccupante, secondo i documenti in mano alla Regione, si riferisce al ponte di Garrufo di Campli il cui indice di vulnerabilità sismica è zero: il peggiore, tenendo presente che più questo valore s'avvicina all'1, maggiore è la sicurezza dell'infrastruttura.

Ma alla negatività del ponte di Garrufo, dove nel 2011 si verificò anche una paurosa voragine in cui finì un'auto, fanno da contraltare i ponti del Lago Verde a Nereto e di Controguerra, entrambi con un indice slv 1, quindi ottimo. Non da meno, in fatto di sicurezza sismica, sono le infrastrutture di Castel Castagna, Isola del Gran Sasso e Tossicia, che si avvicinano al valore massimo. Il misero 0,064 del ponte di Castelnuovo Vomano, a confine tra Castellalto e Cellino Attanasio, spiega invece perché quest'opera dev'essere ricostruita la più presto, nonostante la lettera choc con cui la Regione ha revocato i finanziamenti alla Provincia di Teramo.