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L'eredità lasciata dalla precedente Amministrazione in termini di bilancio è purtroppo nota a tutti, tanto che attualmente non ci sono soldi nemmeno per sopperire alle spese di ordinaria manutenzione e di questa situazione non possiamo ovviamente incolpare il Sindaco D'Alberto e la sua giunta.
Una riflessione sull’annosa questione della mancanza di coperture ci è stato offerto da un articolo recentemente pubblicato in cui si è dato risalto ad un intervento di cura del verde effettuato dagli operatori comunali in un quartiere cittadino, intervento in cui però gli addetti ai lavori hanno omesso di vuotare i cestini. Sarà stata una dimenticanza? Vogliamo credere che sia così...può capitare. Sta di fatto che un residente si è prontamente e volontariamente fatto carico dell' incombenza di rimuovere tutta la spazzatura ricevendo il giusto e meritato plauso da parte degli organi politici competenti, che hanno quindi promosso l'iniziativa, invitando la cittadinanza a fare altrettanto. Ora, ben venga la collaborazione dei cittadini in attività di pubblico interesse, di sviluppo, di cura e rispetto dei beni comuni, ma riteniamo che non si possa pensare di risolvere problematiche di ordinaria amministrazione con prestazioni gratuite e volontarie.
Prendendo spunto da questo episodio e dal proprio programma elettorale, il Movimento 5 stelle  Teramo ( Pina Ciammariconi, Cristiano Rocchetti portavoce M5S Consiglio comunale di Teramo.) ha pertanto presentato all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale una mozione volta all'attuazione del baratto amministrativo nel nostro comune.
Che cos'è il baratto amministrativo. Gli americani la chiamano «win-win situation»: una soluzione in cui tutti ci guadagnano scrive " Il sole 24 ore". Il baratto amministrativo ne è un esempio perfetto: i cittadini che non riescono a pagare i tributi locali possono saldare il debito lavorando per il Comune, che ci guadagna in “forza lavoro”. A prevederlo è stato il decreto “sblocca Italia” del 2014 e da allora diverse amministrazioni hanno attivato progetti di baratto amministrativo. Oltre ai singoli cittadini, possono beneficiare della misura anche associazioni o altre formazioni sociali in possesso dei requisiti previsti dal regolamento. Il baratto amministrativo darà un’opportunità in più per andare incontro alle esigenze delle fasce sociali più deboli e alle difficoltà di tanti nel pagamento delle imposte comunali attraverso una controprestazione». Il decreto del 2014 lascia ampi margini decisionali ai Comuni, che possono autonomamente definire i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli e associati, «purché individuati in relazione al territorio da riqualificare». Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze o strade e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. Auspichiamo dunque che il sindaco D'Alberto accolga la nostra proposta che di fatto rappresenta l'unica valida alternativa alla scarsa liquidità delle casse comunali, adottando uno strumento innovativo anche in termini di modifica delle relazioni tra fisco e contribuenti o meglio ancora tra amministrazione e cittadini.