Quaresimale si è dimesso per fare carriera politica, scappando dalle sue responsabilità e condannando i camplesi a ben otto mesi di commissariamento. La sua decisione, se confermata, lo farà entrare di diritto nella storia negativa di Campli: è il primo sindaco a dimettersi per una poltrona e a non completare nemmeno il primo mandato. Bisogna tornare ai primi del novecento quando Campli aveva conosciuto le dimissioni di un sindaco, ma non per una candidatura, bensì per motivi personali o sfiducia. Basterebbero queste considerazioni per comprendere la gravità della sua decisione. Ma vogliamo anche ricordare che lo stesso primo cittadino era in procinto di candidarsi alle elezioni politiche dello scorso marzo 2018, ovvero tre anni dopo esser diventato sindaco. Come dare torto a quei cittadini che staranno pensano che da quando è stato eletto sindaco abbia avuto il solo interesse di scappare da Campli e guadagnarsi una poltrona migliore di quella camplese? Quaresimale ha tradito i suoi cittadini e la loro fiducia, che ignari delle sue intenzioni lo hanno votato e adesso lui li abbandona nel periodo più difficile della storia di Campli regalandogli il totale fermo amministrativo con l’arrivo del commissario. L’ente ha bisogno di essere amministrato e non ha bisogno, come dice lui, della sua "supervisione" dalla Regione Abruzzo, dove c’è gia un rappresentante camplese che in questi anni ha saputo portare le istanze del territorio all’attenzione della politica regionale. L’altra possibile lettura del suo abbandono è che il comune di Campli non sia stato amministrato così bene come dice lo stesso Quaresimale, spaventato dal dover fare i conti con i suoi insuccessi. Tra pochi mesi i camplesi si sveglieranno con i cimiteri più cari d’ Italia, con le scuole inagibili e la loro messa in sicurezza in alto mare, con il rinnovo della pubblica illuminazione comunale inesistente, con un bilancio comunale vicino al predissesto finanziario, con le gestione delle emergenze ambientali ancora in corso. Motivi per cui il primo cittadino avrà pensato di fuggire e affidare ad un lungo commissariamento la gestione di queste emergenze. Infine non ci sfugge che le numerose opere messe in cantiere in questi giorni da Quaresimale, dagli asfalti alla pubblica illuminazione, coincidono guarda caso con il suo prossimo impegno elettorale. Come minoranza verificheremo tutte le opere pubbliche in corso e non consentiremo che il sindaco continui a fare propaganda per la sua campagna elettorale con la fascia tricolore e le dimissioni in tasca.
GABRIELE GIOVANNINI
MARINO FIORA’
EMANUELA TRITELLA