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«In Provincia esiste una Commissione Pari Oopportunità storica. (Una commissione della quale ho avuto l'onore di fare parte. A fine del mio mandato e con la riforma delle province, fu riscritto lo statuto dell'ente e approvato il relativo regolamento, per dare maggiore rappresentanza al territorio. Si decise così di selezionare i componenti con comprovate esperienze e competenze a proposito della parità di genere,con un bando pubblico». Continua l'analisi di quanto accaduto in Consiglio Comunale  a Teramo con l'ok alla costituzione della commissione di pari opportunità con un nuovo post di Lucia Verticelli che della commissione ha fatto parte in Provincia per diversi anni.
«Peccato però che qualcuno della maggioranza, al comune di Teramo - scrive ancora Lucia Verticelli -  non è dello stesso avviso. Riporto qui uno stralcio dell'intervento del consigliere Speca (Pd), ripresa dal quotidiano Il Centro di ieri: " la presenza dei quattro consiglieri è garanzia del fatto che l'organismo «non sarà una scatola vuota che discuterà su tematiche destinate a rimanere lettera morta», come avviene in situazioni simili già operative in altri enti locali, ma «responsabilizza il consiglio e l'amministrazione su azioni immediate e concrete»".
Delle due l'una: o la Commissione Pari Opportunità è "esemplare istituzione che da decenni svolge sul territorio attività sul tema..."(quale tema?), oppure "scatola vuota che discute di tematiche destinate a rimanere lettera morta"
La cosa che mi fa più rabbrividire è l'assordante silenzio della rappresentanza femminile dell'assise comunale, che mette in mano agli uomini la discussione di argomenti frutto di battaglie, e a volte vittorie, dei movimenti femministi che iniziarono negli anni 70, fino ad arrivare ai nostri tempi.
Possibile che gli uomini, che non ho mai visto lottare per avere una legge adeguata per combattere il femminicidio, che non ho sentito fiatare sul pericolo dell'abolizione della 194, sulla richiesta della parità salariale, sul rispetto di genere, ora debbano parlare di un regolamento per stabilire chi abbia titolo ad affrontare certe tematiche?
Ecco, la politica secondo me si fa coi fatti, e non mi va che qualcuno, per narcisismo politico, provi a surclassare organismi così importanti!», conlude Verticelli.