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Sotto accusa sono stati messi: Tommaso Ginoble e Dino Pepe. I vertici del Pd provinciale hanno convocato una conferenza stampa per analizzare quello che è accaduto il “giorno dopo” le elezioni provinciali e che ha visto la vittoria del candidato di centrodestra.

Il Sindaco e candidato del centrosinistra Giuseppe D’Alonzo intanto si autosospende dal Pd: «Io non mi riferisco tanto ai vertici ma a quelle persone che si trovano a curare i rapporti con il cittadino. Dobbiamo recuperare quella parte di persone che ancora credono nell’appartenenza. Io mi sospendo dal partito insieme e creerò un’associazione culturale.
Luciano Monticelli fornisce l’assist a D’Alonzo: «Non condivido il fatto che lui dica che bisogna tornare sul territorio perchè io ci sono sempre stato, faccio circa 300 km al giorno. Il problema è chi colpisce alle spalle. Non credo al fatto che il mare non abbia votato D’Alonzo. Questa è stata una brutta pagina. Bisogna andare oltre anche se una riflessione va fatta nel Pd. Questo non puo’ piu’ avvenire in un partito come il nostro. Qui qualcuno ha tradito ed ha anche brindato alla sconfitta e queste persone devono stare fuori dal partito.
Sandro Mariani spiega che: «il problema è che c’è un modo di comportarsi che va avanti da anni e cioè quello di indebolire il territorio per rafforzarne altri. Noi ci crediamo noi che abbiamo messo la faccia nel Pd. Manca la cultura che va verso il senso della comunità. Non va in onda la generosità e qualcuno pensa di fare il proprio successo sull’insuccesso di altri. Teramo docet che per anni ha perso le elezioni comunali. Noi non ci stiamo più a queste condizioni. Qui c’è il problema di come stare ancora sul territorio. Quando c’era una persona di qualità andava uccisa, nel Pd a tutti i costi. Vogliamo inaugurare una nuova stagione, basta con queste persone. Se si continua così tra poco abbandonerò il Pd».
Il Sindaco di Mosciano Giuliano Galiffa anche lui amareggiato: «Un sistema che viene meno quando si fanno questi giochetti. Non si puo’ accettare quello che è successo».

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