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Luciana Di Marco, 42 anni, residente a Silvi (Teramo), avvocato, e attualmente funzinario presso la ASL di Teramo, è la candidata che Azione Politica ha scelto sul territorio teramano per le elezioni regionali che vedranno l’Abruzzo impegnato il prossimo 10 febbraio per il rinnovo del Consiglio regionale.
Luciana divide la sua vita tra Silvi, dove vive con Marco Di Filippo, e dove è cresciuta, e Teramo, sua sede lavorativa.
Da sempre impegnata nel sociale, nel 2017 diventa presidente della Sezione Avis di Silvi. Si avvicina alla politica da giovane grazie al suo papà che ha da sempre coltivato questa passione al servizio di Silvi.
Diventa assessore del comune costiero nel 2009 con un’amministrazione di centrodestra.
Sotto il suo assessorato, con delega alla pubblica istruzione, il Comune di Silvi apre la nuova scuola a Le Dune, vince il bando per l’apertura dell’asilo nido che oggi sorge nella zona Piomba e riesce, insieme all’allora vicesindaco Marini, a ottenere l’apertura di una sede distaccata di un istituto superiore, l'attuale Alberghiero. 
“Credo che le lotte per il territorio e la nostra gente – ha spiegato Luciana Di Marco – vadano combattute in prima persona. Sono sempre stata al servizio della mia città e ho sempre creduto che gli impegni civico e politico, con cuore e dedizione, siano i presupposti per creare condizioni di equità e benessere. Questo è il senso che intendo dare alla mia candidatura”, ha aggiunto la candidata di AzP.
“Amo la mia regione e vorrei renderla una forza per l’Italia, una terra su cui puntare. Vorrei che diventasse la regione dalle mille opportunità sia per chi ci vive che per chi viene a visitarci. Sogno una regione capace di moltiplicare le opportunità grazie al proprio territorio”, ha concluso.
Parole di incoraggiamento sono state spese dal coordinatore regionale Gianluca Zelli: “Persone come Luciana rafforzano il nostro rapporto con il territorio. Di Marco si è sempre spesa per i suoi concittadini maturando esperienza amministrativa e di gestione. Il suo contributo sarà determinante in Consiglio regionale”.