La prossima volta che Teramo 3.0 attaccherà il PD, il Partito Democratico chiederà la testa del vicesindaco Cristina Marroni. Toni accesi, questa mattina, nella riunione di maggioranza, già fissata da tempo anche per preparare i lavori del Consiglio Comunale di giovedì, ma divenuta occasione per una vivace verifica dei rapporti tra i partiti della maggioranza che sostiene D’Alberto. Assenti il vicesindaco Cristina Marroni, impegnata in un battesimo, e il consigliere Di Teodoro per impegni personali, a fronteggiarsi sono stati tutti i componenti del gruppo Pd e il capogruppo teramotreista Giovanni Luzii, che - probabilmente piccato anche dai nostri articoli satirici - non avrebbe fatto mancare riferimenti a certastampa.it e alle cronache recenti dedicate ai nervi affiorati in maggioranza. Nel corso del confronto, che ha toccato anche la manifesta contrarietà di Teramo 3.0 all’appoggio elettorale a Giovanni Legnini, pur essendo parte di un’amministrazione guidata dal Sindaco D’Alberto, che è uno dei 162 primi cittadini firmatari dell’appello per la candidatura dell’ex vicepresidente del Csm, sono un po’ “volati gli stracci”, con l’inevitabile reciproco rinfacciarsi parole o azioni, prima di arrivare ad un invito alla “pace” per il bene dell’amministrazione teramana. In molti hanno sperato che fosse solo una battuta - e di certo lo era, altrimenti sarebbe inquietante nella sua stessa formulazione, la risposta data da Luzii a chi gli chiedeva di placare i post del segretario di Teramo 3.0 Cristian Francia contro il Pd, visto che il capogruppo francista avrebbe invocato il ritiro delle querele per diffamazione presentate contro lo stesso Francia, che risulterebbero essere numerose. Battuta a parte, alla fine si è deciso di riportare i toni nell’alveo di una rinnovata serenità nei rapporti e nel rispetto dei ruoli e delle differenze. Con l’avvertimento, però, che nel momento in cui Teramo 3.0 dovesse di nuovo attaccare il Pd… Teramo si preparerà ad accogliere un nuovo vicesindaco.