"L'aumento del pedaggio autostradale è un problema che si trascina dal vecchio governo Gentiloni. Nè quel governo nè tantomeno l'attuale, nonostante i proclami di Toninelli, hanno fatto nulla per risolverlo. Come sempre accade nelle varie gestioni italiane, ci si accorge del problema quando ormai è troppo tardi". E' quanto dichiara il candidato presidente alla Regione Abruzzo, Fabrizio Di Stefano che prosegue: "A farne le spese sono i cittadini abruzzesi che ne usufruiscono, troppo facile puntare il dito contro il gestore che da tempo segnala la necessità di intervenire. Ancora una volta i collegamenti tra l'Abruzzo e Roma sono messi in difficoltà. Il problema dello spostamento del terminal bus dal piazzale Tiburtina, non è stato assolutamente risolto nonostante quello che continuano a sbandierare la Raggi e i Cinque Stelle. Per tale motivazione oggi ci troviamo con l'ennesima stangata annunciata da tempo. L'aumento del quasi 20% del pedaggio autostradale sarà un danno incalcolabile per l'economia abruzzese, che avrà effetti negativi soprattutto per quanto concerne il trasporto dei lavoratori pendolari - che ogni giorno si recano nella capitale - e sul trasporto merci.
Il governo è ancora in tempo per poter intervenire nelle scadenze nazionali, così come il governo regionale dovrebbe far sentire chiara e forte la propria voce per un sacrosanto diritto degli abruzzesi a non vedersi ulteriormente danneggiati. Ancora una volta questo Abruzzo dimostra di contare nulla a Roma", conclude di Stefano.