Contestazione nei confronti di Matteo Salvini, questa mattina a Teramo, nel corso della due giorni abruzzese del leader della Lega e ministro dell’Interno, in vista delle elezioni regionali del 10 febbraio prossimo.
Una cinquantina di attivisti e simpatizzanti di Potere al popolo e di Teramo Antifascista ha contestato Salvini, intonando “Bella ciao” e urlando slogan del tipo: “Lega Salvini e lascialo legato” e “Siamo tutti antifascisti”. I manifestanti hanno tentato di avvicinarsi al corteo di auto del vicepremier, mentre si stava apprestando ad incontrare, nell’ambito di una visita privata, il vescovo di Teramo.
I contestatori sono stati tenuti a distanza, nella centrale piazza Martiri, dove peraltro oggi si è svolto il mercato, da un nutrito plotone di agenti della Polizia di Stato del reparto celere. Il ministro, che è stato costretto a modificare il programma della visita, saltando la passeggiata lungo il mercato ambulante perché trattenuto dalla folla che ha voluto scattare dei selfie, è stato circa mezzora dal vescovo Lorenzo Leuzzi, prima di ripartire per Roseto, dove è previsto l’incontro con i balneatori e gli imprenditori marittimi. Poi si trasferirà a L’Aquila. Nella giornata di ieri è stato a Chieti, Pescara e Montesilvano.