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ciammariconirocchetti“Tutti noi ce la prendiamo con la storia, ma io dico che la colpa è solo nostra è evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o destra. L’ideologia, l’ideologia malgrado tutto credo ancora che ci sia…e la passione, l’ossessione della tua diversità che al momento dove è andata non si sa…Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra…DESTRA-SINISTRA DESTRA-SINISTRA DESTRA-SINISTRA BASTA!”. Lo scrive in una nota il Movimento Cinque Stelle di Teramo.
Ecco, ispirandoci al testo di Giorgio Gaber, attualissimo come non mai, vogliamo dire basta di fronte all’ennesimo spettacolo indecoroso che certa politica ci ha appena servito su un piatto d’argento! Una presa in giro. E’ quella che i cittadini stanno vivendo, a Teramo come altrove dopo la presentazione delle liste dei candidati alle Regionali. In primo luogo, riteniamo sia oltraggioso nei confronti dei propri elettori abbandonare gli scranni del consiglio comunale, quelli per cui con tanta insistenza si erano cercati i voti, per quelli più remunerativi dell’assise regionale. Le scuse, invero piuttosto pietose, con cui i consiglieri si apprestano a spiccare il salto in alto le conosciamo già:” lo faccio per la città, continuerò a portare avanti le stesse battaglie, dalla Regione posso operare meglio”. Nessuno avrà il coraggio di dire che lo farà per i compensi, piuttosto ragguardevoli, e lontani dai miseri gettoni di presenza spettanti ai consiglieri comunali. L’onestà intellettuale abita, evidentemente, altrove.
Se però i teramani pensavano di aver visto di tutto, si sbagliavano: oltre al salto in alto si sta assistendo ad un ancora più triste salto della quaglia. A candidarsi per il centrosinistra sarà un consigliere che neanche tre giorni fa sedeva in consiglio comunale tra i banchi dell’opposizione. Come lo spiegherà ai propri elettori? Come farà a rinnegare idee, pensieri, convinzioni che dettavano fino all’altroieri il suo operato politico? Lo immaginiamo confuso, ma (forse) felice, cercare il suo posto tra i banchi dell’uno o dell’altro schieramento. Così come, ci auguriamo, proverà quantomeno un serio imbarazzo, fresco dell’endorsement di Legnini il vicepresidente in pectore della regione, Mauro Di Dalmazio, specializzato nei passaggi dall’uno all’altro schieramento così tante volte che pensiamo anche lui abbia perso la cognizione di quale sia il suo attuale schieramento di appartenenza. La coerenza? Un optional. La convenienza, uno stile di vita…
Ora, è vero che centrodestra e centro sinistra sono, in fondo, la stessa cosa. Ma qui si esagera un po’…Ci spiace per gli elettori di queste due fazioni,certamente disorientati da tali, confusi passaggi. E ci piace, al contrario, rassicurare gli elettori del Movimento 5 Stelle. La coerenza è magari noiosa, ma è, per noi, un valore assoluto, conclude la nota del Movimento Cinque Stelle.