«La contraddizione della ricostruzione è che pur essendoci le risorse, si fa fatica a far partire i decreti attuativi... i SIndaci vogliono essere ascoltati e sono preoccupati, perché il rischio di spopolamento e abbandono si fa sempre più alto». Parole di Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, oggi a Teramo per partecipare a due incontri che avranno quale tema centrale “Teramo: una provincia da ricostruire e riprogettare". Landini è arrivato nel teramano nel primo pomeriggio e ha visitato intorno alle ore 15:30, il Liceo Artistico “F. A. Grue” di Castelli. Qui ha tenuto un incontro dal titolo “Le aree interne tra lavoro, arte e cultura: fragilità ed opportunità” alla presenza del primo cittadino, Rinaldo Seca, dei maestri ceramisti, delle istituzioni scolastiche e della cittadinanza. “Abbiamo scelto di portare il Segretario in visita allo storico Istituto d’Arte perché riteniamo sia un “simbolo” per il rilancio di quelle zone interne duramente colpite dagli eventi sismici e della ricostruzione del nostro territorio e per questo abbiamo deciso di sostenere la battaglia del primo cittadino affinché venga inserita tra le cosiddette “scuole rare”, quelle di importanza strategica che possono così ricevere più fondi e risorse dallo Stato perché annoverate tra le eccellenze italiane” dichiara il Segretario provinciale della Cgil, Giovanni Timoteo. «Su Castelli c'è una richiesta specifica, la trasformazione dell'istituto in scuola rara, ma non deve restare un singolo progetto, si deve pensare in un'ottica di area, di rete per tutto il cratere delle aree interne» ha detto Landini.