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consiglioragazziIncontro questa mattina all’ipogeo, tra il consiglio comunale baby dell’istituto comprensivo Savini-San Giuseppe-San Giorgio, e l’amministrazione comunale di Teramo. Il confronto è stato guidato dai due sindaci: Francesco Martella per i ragazzi e Gianguido D’Alberto, accompagnati dalle rispettive squadre amministrative, e nel caso del consiglio baby anche da un rappresentante dell’opposizione.

Così, gli amministratori veri e quelli giovani si sono confrontati sulle tematiche all’ordine del giorno ma anche sulle prospettive e sull’idea di città che i ragazzi hanno brillantemente rappresentato, sintetizzando le principali nella richiesta dell’organizzazione di un campionato interscolastico sulle diverse discipline sportive, nell’allestimento di giornate al Parco fluviale anche per la raccolta dei rifiuti e nella creazione di spazi nelle scuole per la conservazione e l’utilizzo di libri.

Il Sindaco D’Alberto ha quindi salutato i suoi “colleghi” rimarcando di trovarsi, in tale situazione “Di fronte a uno specchio. Un amministratore – ha proseguito - deve guardare nello specchio il futuro della comunità che rappresenta, e deve farlo quotidianamente”. Quindi ha invitato il Sindaco baby a ricordare di essere rappresentante della comunità, sebbene temporaneo. “Questo vuol dire - ha aggiunto - lavorare quotidianamente e assumere l’impegno con responsabilità”. Dalle dichiarazioni degli assessori/ragazzi il Sindaco ha tratto gli impegni e gli obiettivi da raggiungere sottolineando che essi “guardano in alto; noi seguiremo le vostre proposte con grande attenzione e saremo sensibili anche alle vostre critiche, perché da esse potremo solo trarre vantaggio, nell’interesse della comunità”. Quindi D’Alberto ha ricordato il valore della partecipazione e del senso di comunità “che voi esprimete con grande consapevolezza: vi avvicinate alla politica nel senso vero del termine, che non è conflitto o litigio ma lavorio quotidiano”. Il Sindaco ha poi aggiunto una citazione da Don Milani che invitava i giovani a preoccuparsi ad occuparsi della realtà, per risolvere i problemi prima che diventino irrisolvibili: “Interessatevi di tutto ciò che vi circonda, rifuggite l’indifferenza, che è il grande male dei nostri tempi e oggi noi – ha proseguito – tutti insieme stiamo lanciando questo segnale”. Quindi ha chiuso sottolineando che l’amministrazione comunale lascerà sempre la porta aperta al dialogo con i ragazzi, ed ha rimarcato l’importanza da porre all’integrazione, all’inclusione, per fare in modo che nessuno resti mai solo o indietro: “Guardate sempre chi è più debole. Il Sindaco non è il primo cittadino ma è l’ultimo perché deve seguire gli altri e garantire loro che siano protetti e sicuri”.

Hanno poi preso la parola gli assessori municipali, che hanno tra l’altro sottolineato l’importanza dell’iniziativa per instaurare nei giovani l’educazione civica.