Pepe all’attacco sulla sospensione degli abbattimenti dei cinghiali in provincia di Teramo
L’Assessore Imprudente ha confermato che il Dipartimento Politiche dello Sviluppo Rurale e della Pesca, dallo scorso febbraio, ha sollecitato più volte la Provincia di Teramo per chiedere il motivo dell’interruzione dell’attività di controllo dei cinghiali
“E’ stata una risposta assolutamente incompleta e poco esaustiva quella dell’Assessore regionale alla Caccia, Emanuele Imprudente, alla mia interpellanza, in Consiglio Regionale, nella quale ho chiesto lumi sull’azione di controllo e contrasto dei cinghiali su tutto il territorio regionale, in particolare in provincia di Teramo dove questa attività risulta sospesa da mesi senza alcune spiegazione plausibile” dichiara il Consigliere e Vice Capogruppo Regionale del Pd, Dino Pepe.
Dallo scorso mese di marzo infatti la Polizia Provinciale di Teramo ha sospeso ogni attività di controllo dei cinghiali, malgrado ci sia ancora in vigore una deliberazione della Giunta Regionale (nella quale Pepe era Assessore con delega proprio alla Caccia e all’Agricoltura), che prevedeva una lotta senza quartiere al cinghiale nelle aree più sensibili.
“Addirittura dalla risposta scritta che mi è stata consegnata risulta che, già dallo scorso mese di febbraio, ed a seguire nei mesi successivi con diverse missive e sollecitazioni, il Dipartimento Politiche dello Sviluppo Rurale e della Pesca ha scritto alla Provincia di Teramo per chiedere spiegazione di tale sospensione nell’attività di contrasto e di controllo, venendo a conoscenza del fatto che, tale decisione, era stata presa dal Presidente della Provincia – prosegue Pepe che sottolinea come, dal 2016, la Provincia è incompetente in materia di caccia e controllo rendendo l’atto del Presidente, Diego Di Bonaventura, del tutto incomprensibile – a questo punto mi domando perché questi abbia scelto, arbitrariamente, di sospendere tale attività malgrado vi sia ancora in vigore una deliberazione dell’ex Giunta Regionale, ma soprattutto perché la Regione Abruzzo e l’Assessore Imprudente non abbiano preso alcun provvedimento contro questa scelta che contravviene con quanto deliberato in materia”.
“Quella dei cinghiali è una emergenza regionale e nazionale che va contrastata con tutti gli strumenti previsti dalla legge – continua il Consigliere Regionale – nelle altre province abruzzesi l’azione di controllo e contrasto intrapresa in questi anni dalla precedente Giunta ha cominciato a dare i suoi frutti, a Teramo invece si è scelto di sospenderla senza dei reali motivi. L’auspicio è quindi che il Governo regionale intervenga, al più presto, presso la Provincia di Teramo chiedendo il rispetto della delibera ancora in vigore. Questo è quanto ci chiedono gli agricoltori e gli amministratori dell’entroterra, visti anche i numerosi danni che i cinghiali stanno causando su tutto il territorio teramano sia al comparto agricolo che alla collettività, visto che spesso causano incidenti stradali ed un crescente allarme sociale”.