Fanno sorridere le parole del consigliere Core ed evidenziano uno stato di confusione tale da meritare - visto che lui ironizza sul mio cognome mi sento autorizzato a fare lo stesso - forse un passaggio in farmacia.
In relazione alla famigerata tariffa, senza voler entrare nel merito del complesso calcolo dell’authority, giova ricordare che il Ruzzo applica la tariffa più bassa d’Abruzzo e tra le più basse d’Italia (81esima su 106 in italia) fonte “dossier acqua cittadinanza attiva 2018”.
Anche qualora volessimo banalizzare il calcolo della tariffa (come hanno fatto D’Alberto e lo stesso Core) si arriverebbe alla conclusione che il Ruzzo applica le tariffe più basse perché ha i costi più bassi (ivi compresi quelli del personale). Riguardo al personale impiegato (come illustrato mediante slide anche a D’Alberto che però pare essere l’unico a non aver compreso) lo stesso si compone di circa 60 amministrativi e 220 tra tecnici e operativi.
Sull’isolamento del comune di Teramo mi limito semplicemente a constatare (senza alcuna polemica) che oggi il sindaco del comune capoluogo, misura la propria autorevolezza rispetto ai colleghi della provincia con la votazione di ieri, che per il Ruzzo rappresenta un riscontro eccellente al lavoro svolto e sullla programmazione.
E’ verosimile che nel contesto provinciale siamo dinanzi ad un solo sindaco (e ad una sola amministrazione comunale) che si batte per la difesa dei diritti dei cittadini? È altrettanto verosimile che il voto di 33 sindaci (di ogni estrazione politica) su 34 sia figlio di un accordo fraudolento in danno dei cittadini stessi, partorito da padrini e padroni politici?
Le risposte scontate ai suesposti interrogativi dipingono il quadro più triste della storia politica della città dove vivo, quella di Teramo.
Alfredo Grotta
Cda Ruzzo Reti